Nobel per la Letteratura: Rushdie, Houellebecq e King in corsa. E in Italia c’è chi tifa per Saviano…
Uno scrittore famoso come Salman Rushdie, Michel Houellebecq, Stephen King e Margaret Atwood oppure un autore meno noto come la poetessa statunitense Louise Glück (nel 2020) e il romanziere britannico di origine tanzaniana Abdulrazak Gurnah (2021)? L’Accademia di Svezia annuncia domani, giovedì 6 ottobre, alle ore 13 a Stoccolma, il vincitore dell’edizione 2022 del Premio Nobel della Letteratura e come di consueto la vigilia è caratterizzata dalle voci, dalle indiscrezioni e dalle scommesse.
Nobel per la Letteratura a un autore famoso o sconosciuto?
In attesa della sorpresa che faranno ancora una volta gli accademici svedesi, che peraltro hanno già scelto la rosa dei cinque nomi papabili per il Nobel nel maggio scorso, sono salite le quotazioni del norvegese Jon Fosse, dello statunitense Cormac McCarthy e dell’ungherese László Krasznahorkai e dell’irlandese Edna O’Brien, mentre calano quelle del giapponese Haruki Murakami e della russa Lyudmila Ulitskaya, come rivelano le scommesse sui siti Ladbrokes e Betsson che registrano un discreto movimento tra i favoriti.
Se fino a qualche giorno fa gli scommettitori puntavano su un autore francese, in particolare Pierre Michon e Houellebecq, ora hanno virato verso uno scrittore scandinavo come probabile vincitore, anche se in testa c’è Rushdie. Nel suo caso, l’ascesa nelle quotazioni è legata soprattutto all’aggressione dello scorso 12 agosto al festival letterario di Chautauqua, a New York, nella quale l’autore angloindiano ha rischiato la vita: colpito al collo con un coltello da un giovane di origine libanese.
Anche la stampa svedese, che da settimane segue il toto-Nobel con particolare attenzione, ritiene Jon Fosse, 63 anni, scrittore e drammaturgo norvegese, le cui opere sono state tradotte in più di quaranta lingue, uno dei nomi più probabili per la vittoria e insieme a lui ipotizza atri due candidati norvegesi: Karl Ove Knausgård e Dag Solstad.
Tra gli italiani in corsa Magris e Ferrante, poche chance per Saviano
Nelle liste degli scommettitori con minor probabilità di vittoria appaiono nomi ricorrenti da anni per il Nobel: il keniota Ngũgĩ Wa Thiong’o, l’angloindiano Salman Rushdie, vittima di un accoltellamento nel mese di agosto a causa del suo bestseller “Versi satanici”, il maestro dell’horror all’americana Stephen King, l’ungherese Peter Nadas, lo statunitense Don De Lillo, il ceco naturalizzato francese Milan Kundera, la canadese Anne Carson, la francese Annie Ernaux e la nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie. Tra gli italiani figurano, ma con scarse probabilità, Claudio Magris e la misteriosa Elena Ferrante. In lizza, a quanto pare, non c’è Roberto Saviano, che da anni spera di farsi notare nel mondo e confida sul sostegno dei social. Da qualche tempo è nata una pagina Fb che sostiene l’assegnazione del Nobel per la Letteratura allo scrittore di Gomorra, ma anche una petizione che al momento non gode di buona salute: zero firme.