Nottingham Forest – Milano

14 Ott 2022 0:01 - di Redazione

Nottingham Forest
Viale Piave, 1 –  20129 Milano
Tel. n.d.
Sito Internet: www.nottingham-forest.com

Tipologia: cocktail bar
Prezzi: cocktail 12€
Giorno di chiusura: Lunedì; aperto solo la sera

OFFERTA

Da più di cinquant’anni Dario Comini è anima e cuore di questo locale che nel nome si rifà alla più famosa rumeria dei Caraibi. Qui i cocktail sono una cosa seria, anche e soprattutto quando vengono interpretati in modo originale e fantasioso, con “effetti speciali” che appagano prima gli occhi e poi il palato. Scegliere dall’ampio menù non è cosa semplice, tant’è che all’inizio c’è una sezione dal titolo “non hai voglia di leggere tutto?” che propone cocktail sartoriali, fatti su misura in base ai gusti del cliente. Noi abbiamo spulciato tutto il menù, destreggiandoci con non poche difficoltà tra infusi molecolari, cocktail crionici, reazioni chimiche, sfericazione e alla fine abbiamo optato per un divertente Vanish, ovvero un long drink dal grado alcolico leggero, con la freschezza data dal ginger ale, la nota esotica del passion fruit e un po’ di infuso di pimento, servito in un grande bicchiere a forma di cilindro sul cui bordo è poggiato un bastoncino con destrosio filato aromatizzato alla cannella che deve essere immerso nel cocktail per poi scomparire magicamente, lasciando un lieve aroma nel liquido. Particolare anche il Lab Zen, uno dei cocktail molecolari basati sulla reazione chimica dell’acido tartarico e il carbonato di sodio, con ginger ale, Cointreau, lime, vodka, zenzero, pigmenti rossi E124, con una provetta contenente la polverina bianca da sciogliere nel bicchiere. Il bere è accompagnato di default da piccoli stuzzichini di qualità inferiore rispetto ai cocktail: mais tostato, olive denocciolate, quadretti di pizza, mini-tramezzini, ciliegine di mozzarella e polpettine vegetariane. Simpatica la sezione “prenatal” che contiene cocktail analcolici adatti a chi è in gravidanza e non vuole rinunciare a bere bene ma anche a chi è astemio.

AMBIENTE

L’interno del locale sembra un bar dei Caraibi spostato a Milano: tanto legno (il takamaka che è particolarmente duro e impermeabile e che gli indigeni utilizzavano per le loro canoe), bancone a caratterizzare lo spazio, numerose suppellettili alle pareti e luci soffuse. All’esterno, invece, c’è uno spazio più sobrio con tavolini e sedie allestiti direttamente sul marciapiede.

SERVIZIO

Informale e sollecito: qui non si può prenotare, basta arrivare prima dell’apertura, fare un po’ di fila e aspettare il proprio turno.

Recensione a cura di: Milano de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net

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