Parla anche Varoufakis: “Meloni fascista”. Giuli lo umilia, Caprarica gli dà il colpo di grazia (video)

12 Ott 2022 14:46 - di Gabriele Alberti
Meloni Varoufakis Giuli

Parla il collezionista di fallimenti. Solo Giovanni Floris poteva propinarci un ex ministro greco fallito come  Gianis Varoufakis per fargli gettare fango sulla Meloni e sull’Italia. Spunta nello studio schieratissimo di La7 il già ministro delle Finanze della Grecia nel primo governo Tsipras, finito ingloriosamente, a darci addirittura lezioni. Con l’arroganza propria dei sinistri massimalisti. E’ chiaro a tutti i presenti in studio che Varoufakis non sa nulla dell’Italia, non sa nulla della storia politica della Meloni. Epperò questi sono i requisiti minimi richiesti per essere invitati nei salotti di sinistra per screditare la premier in pectore. Un Alessandro Giuli monumentale e un Caprarica avvelenato lo stendono, senza appello.

Floris invita Varoufakis per screditare Meloni. Giuli lo zittisce

Varoukakis  ne dice di tutti i colori su Giorgia Meloni bollata come fascista, emula di Benito Mussolini e via dicendo. La “vittoria di Meloni è un grande successo per l’establishment. Dopo le politiche del Pd, lo scontento è culminato in un governo postfascista che ha accettato la politica economica di Draghi. I postfascisti sono integrati nel sistema che ha portato l’Italia in questa crisi” ha detto Varoufakis affermando che la leader di FdI è “fascista”. Alessandro Giuli non gliela lascia passare liscia. Soprattutto quando Varoufakis vuole mettere bocca sulla storia dell’Msi, dichiarandolo partito fascista.

Giuli a Varoufakis: “In un dibattito lei ne esce con le ossa rotte”

“Meloni rappresenta la destra, una destra con venature sociali che ha origini anche anti-sistemiche, ma non rappresenta il fascismo. Tutto si può dire tranne che sia fascismo quello che abbiamo visto in Italia”, spiega il giornalista. “Da giovane era una grande sostenitrice di Mussolini, ma di cosa parla?” ribatte con ignoranza assoluta il greco orecchiando gli editoriali di Repubblica con i quali deve avere passato l’estate. L’ex ministro cita il famoso video di una Meloni 19enne e già questo dovrebbe farci pena.

Meloni, Giuli e l’asse con Caprarica: “lei dannoso come politico ed economista

Giuli lo ridicolizza: “Ma era una ragazzina, non era una sostenitrice di Mussolini ma ripeteva delle parole d’ordine poi ampiamente smentite”. Ma il greco è un invasato. “Ha sentito il discorso a Vox? Sono fascisti oltranzisti. Meloni è cresciuta nel partito fascista e ora ha sfruttato l’austerity come Mussolini negli anni ’20”: è la curiosa e totalmente inattendibile ricostruzione di Varoufakis. E si spiega il suo fallimento come ministro. “Unica speranza per gli italiani – chiosa l’economista- è che la leader di FdI si riveli non un Mussolini ma un Donald Trump”. Giuli ribatte punto per punto, e ricorda a Varoufakis che la sinistra ha perso le elezioni proprio perché ha usato questi argomenti. “Se vuole facciamo un seminario sul Msi che è un partito che è stato mezzo secolo” nell’alveo democratico “ma lei ne uscirebbe con le ossa rotte, intellettualmente a pezzi” sbotta il giornalista. A questo punto spunta un Antonio Caprarica che non ti aspetti ad azzannare ulteriormente Varoufakis. Il quale si permette di mettere bocca sull’economia del’Italia e i suoi errori, con sintesi sommarie. “Ma stai zitto, hai collezionato solo fallimenti in Grecia. Non sei attendibile né come politico ma neanche come economista”.

Caprarica a Varoufakis: “Lei, collezionista di fallinmenti”

Antonio Caprarica massacra l’ex ministro e gli ricorda tutti i suoi fallimenti: “Ho molta stima del Varoufakis polemista e studioso di economia, come politico lo vorrei più umile perché ha solo collezionato fallimenti“. Quindi elenca senza pietà i suoi flop: “Voleva portare la Grecia fuori dalla moneta unica… Quelli che volevano introdurre la moneta del Monopoli al posto dell’euro in Italia si ispiravano a lei. Allora il punto è che lei è l’esponente purtroppo di quella sinistra massimalista che è la maledizione della sinistra europea dai primi del Novecento. La sua è la versione aggiornata, lei è un populista di sinistra, bisogna cavalcare la disperazione della gente”.

Il web protesta: “Un greco che ci fa la morale…”

Molti i commenti indignati  sulla pagina Fb di La7. “Dobbiamo sentirci un greco che ci fa la morale. Non contiamo proprio niente…”. Ecco, dobbiamo dire grazie a Floris se senza un briciolo di dignità nazionale invita nel suo salotto gente che sputa addosso al nostro Paese e alla politica che esprime. L’alternanza politica è democrazia, ma Floris per spirito di parte ed amor di spettacolo calpesta l’uno e l’altra. E lo spettacolo, fronte Varoufakis, è penoso.

 

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