Pasta, tra rincari e inflazione torna quella “fatta in casa” e con grano Made in Italy
La pasta è il nostro orgoglio culinario e il piatto più celebre in assoluto insieme alla pizza. Gustosa quanto inflazionata a livello internazionale, il mitico piatto italian style celebra oggi (25 ottobre ndr) storia. Gloria gastronomica. E fama planetaria con la Giornata Mondiale della Pasta, il piatto più amato dagli italiani (e non solo)… E proprio nelle ore in cui si festeggia il mitico alimento immancabile sulle nostre tavole, un’indagine Coldiretti/Ixè registra un trend dovuto a rincari e inflazione: in quasi una famiglia su tre (29%) si prepara pasta semplice o ripiena fatta in casa, con un ritorno del “fai da te” spinto dal caro bollette, con penne e spaghetti che sono aumentati del 24,6% a settembre 2022 rispetto allo scorso anno.
Pasta, come incidono rincari e inflazione
È quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixè divulgata in occasione del World Pasta Day che si festeggia il 25 ottobre in tutto il mondo. «Con il caro pasta scatenato dalla crisi energetica si registra – sottolinea la Coldiretti – un ritorno al passato rispetto alle prime fasi dell’industrializzazione e urbanizzazione del Paese, quando la conquista della modernità passava anche dall’acquisto della pasta, piuttosto che dalla sua realizzazione in casa. Una tendenza – precisa la Coldiretti – confermata dal boom delle pubblicazioni dedicate. Dalle chat su internet. Come dal successo delle trasmissioni televisive. E dai corsi di cucina anche nei mercati e negli agriturismi di Campagna Amica».
Pasta, l’indagine Coldiretti/Ixè rileva: il 29% delle famiglie la prepara in casa
«Dalle tagliatelle ai tortellini. E dalle lasagne ai ravioli, se in passato erano, soprattutto i più anziani a fare la pasta in casa adesso – precisa la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani. Come tra persone completamente a digiuno delle tecniche di preparazione. Non è un caso che la macchina impastatrice sia entrata nel 2021 a far parte del paniere Istat per misurare il costo della vita. Per gli italiani che dalle campagne e dai piccoli comuni affluivano nelle grandi città lasciare le tradizionali abitudini culinarie era una straordinaria e simbolica conquista del nuovo benessere. Mentre oggi, con la riscoperta della genuinità come valore, il fatto in casa – continua la Coldiretti – torna a valere di più del prodotto acquistato».
La ricerca di farine Made in Italy e pasta “nazionale”
«Si cercano con attenzione la farine, magari utilizzando quelle degli antichi grani storici italiani. E quando non è possibile fare da soli si cercano sullo scaffale le confezioni di pasta che garantiscono l’origine nazionale al 100% del grano impiegato, impensabile fino a pochi anni fa, ma ormai patrimonio di quasi tutti i principali brand. Il risultato è che le vendite di pasta di grano garantito italiano sono cresciute del 14% in valore nei primi cinque mesi del 2022, secondo l’analisi Coldiretti su dati Ismea. Per acquistare la vera pasta Made in Italy 100% – precisa la Coldiretti – basta scegliere le confezioni che riportano le indicazioni “Paese di coltivazione del grano: Italia” e “Paese di molitura: Italia”.