Piantedosi al prefetto: interrompere il rave party di Modena. Nuove misure in Cdm
Si scrive “Witchtek“, si legge Rave party. Ossia, migliaia di persone – tra cui molti stranieri in arrivo da tutta Europa – che tra la serata e la nottata di sabato hanno raggiunto un capannone abbandonato a nord di Modena. Un evento organizzato per Halloween che ha richiesto la mobilitazione di squadre di polizia e carabinieri. Un importante dispiegamento di forze dell’ordine, chiamate a monitorare la situazione e impedire gli illeciti. Per motivi di sicurezza sono state chiuse anche uscite autostradali sull’A22 a Carpi e Campogalliano, Modena Nord e Sud in A1: vie d’accesso battute dai camper e dalle auto dei partecipanti al raduno di massa, arrivati da ogni dove e intenzionati a rimanere fino a martedì…
Rave party a Modena, 3000 persone in un capannone dismesso a nord della città
Il programma di organizzatori e partecipanti al rave party di Modena ricalca le solite orme: migliaia di persone (in questo specifico caso sarebbero circa tremila) accampate nell’area designata attraverso il tam tam social. Tutte ammassate in un capannone in disuso (stavolta è un grande stabile in zona Cittanova, vicino alle uscite autostradali di Modena Nord e al supermercato Grandemilia). Musica ad alto volume. Alcool. Sballo… E chi più ne ha, più ne metta. Un raduno cominciato con la musica ad altissimo volume all’interno dell’edificio. Proseguito con un via vai continuo di ragazzi e ragazze in arrivo all’evento. Con molti dei partecipanti che si sono anche accampati tutt’intorno al luogo del rave, per occupare e presidiare.
Piantedosi dà mandato a prefetto e capo della polizia per interrompere il raduno
Una situazione già ben oltre il limite, che ha richiesto un intervento importante. E in merito alla quale il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha dato mandato al prefetto di Modena e al capo della Polizia Lamberto Giannini di adottare, raccordandosi con l’Autorità giudiziaria, ogni iniziativa per interrompere il rave party modenese e liberare l’area al più presto. Non solo. Già domani (lunedì 31 ottobre ndr), il titolare del Viminale porterà in Cdm, per un primo esame, una serie di misure normative per dare nuovi e più efficaci strumenti di prevenzione e intervento rispetto a casi e manifestazioni del genere.