Portano la droga in carcere al fratello durante il colloquio e lui la nasconde in uno slip
Due uomini sono stati fermati e denunciati per avere introdotto droga in carcere al fratello ristretto nell’Istituto penale per minorenni di Roma. A darne la notizia è il Segretario Nazionale per il Lazio del Sappe, Maurizio Somma.
Droga in carcere, gli agenti notano movimenti anomali
«Durante il colloquio, infatti – spiega – gli agenti di Polizia Penitenziaria hanno notato movimenti anomali. E dopo una perquisizione in cella al termine del colloquio, hanno trovato dell’hashish nascosto in uno slip. Nonostante il carcere minorile di Casal del Marmo goda spesso degli onori delle cronache per la qualità dell’esecuzione penale (basata su i reali elementi del trattamento penitenziario il lavoro, contatti con la società esterna, lo studio, attività ricreative tese al benessere dei detenuti), dobbiamo registrare purtroppo anche qui i tentativi di una criminalità che cerca di entrare in maniera illecita ovunque».
La protesta del Sappe: atteggiamenti prevaricatori
Una situazione inaccettabile. Il tentativo di dare la droga in carcere al fratello è l’ennesimo caso di arroganza. «Non possono più essere ammissibili e tollerabili atteggiamenti prevaricatori da parte di una utenza che ormai, è notorio a tutti, è sempre più spietata ed insofferente al regime penitenziario, sia adulto che minorile», interviene Donato Capece, segretario generale del Sappe. «La politica deve farsi carico di tale problema assumendo idonee iniziative legislative per risolvere quando prima tale questione, e non quella scellerata che consente oggi ad ultradiciottenni di essere ristretti in un carcere minorile».