Rampelli: noi, da Colle Oppio alla guida dell’Italia. “Sono emozionato, Giorgia ce la farà”
“Sono emozionato”, confessa Fabio Rampelli a Repubblica dopo che si è sbloccata l’impasse nel centrodestra e si è vicinissimi al traguardo di un governo Meloni. “Sono stupito, ma positivamente. Senza santi in Paradiso si può partire dalla strada e arrivare alla guida dell’Italia”. Per l’esattezza, Rampelli proviene dalla comunità di Colle Oppio, la sezione bunker del Msi dove i giovani degli anni Ottanta, sotto la sua guida, hanno sperimentato nuove sensibilità e innovativi metodi del fare politica: dal femminismo di destra all’ecologia. E la rottura, già allora, col neofascismo muscolare e caricaturale.
Ora l’impasse è superata. «Direi proprio di sì – conferma Rampelli – La conferma che andremo in delegazione congiunta al Quirinale è un segnale di grande forza e ritrovata coesione”. Berlusconi che arriva in via della Scrofa. Un momento storico? “La visita è stata molto gradita. Non si tratta di una vittoria, non siamo al gioco di Monopoli. È normale che il leader del primo partito riceva visite nella sua sede, fa parte di un protocollo non scritto”.
La maggioranza, assicura infine, non sarà scossa da liti e tensioni: “Giorgia Meloni darà rappresentanza a tutti i partiti che hanno contribuito alla vittoria, fermo restando le sue prerogative a scegliere ministri coerenti con il suo progetto di governo”. Quanto all’ingresso di nuove risorse “se ci saranno ne saremo felici perché questa è una fase storica molto complicata per l’Italia e per l’Europa, dalle forze di opposizione ci attendiamo comportamenti responsabili che non producano nel tessuto sociale focolai d’intolleranza e violenza. Ma avremo comunque una maggioranza autosufficiente di centrodestra”.