Regno Unito, i media attaccano la premier: «Truss ha 17 giorni per salvarsi». Fronda tra i Tory

14 Ott 2022 13:09 - di Sara Gentile
Truss

«Truss ha 17 giorni per salvare il suo posto di lavoro». È impietoso il commento oggi del Daily Mail che riassume la tempesta che sta travolgendo la prima ministra britannica, Liz Truss, ed il cancelliere dello Scacchiere (l’equivalente del ministro delle Finanze), Kwasi Kwarteng, dopo la clamorosa retromarcia sul taglio delle tasse per i più ricchi, definita una vera e propria “umiliazione” dalla stampa britannica e che aveva mandato in subbuglio i mercati.

Gran Bretagna, i media contro Liz Truss e Kwarteng

Kwarteng, da molti osservatori tacciato di inesperienza, ieri sera ha interrotto anticipatamente la sua missione a Washington per le riunioni del Fondo monetario ed è tornato a Londra con l’ultimo volo utile. Nella capitale britannica crescono le aspettative che metta la croce finale sul pacchetto da 43 miliardi di sterline di tagli fiscali senza copertura.

Le ipotesi di sostituire Liz Truss

Alcuni deputati Tory – scrive il Financial Times – stanno valutando la possibilità di sostituire la prima ministra con un ticket composto da Rishi Sunak, sconfitto dalla Truss al ballottaggio del partito conservatore ai primi di settembre, e dalla leader dei Comuni ed ex ministra del Commercio, Penny Mordaunt. Ma un ministro, evidenzia il quotidiano della City, ha bollato come “totale spazzatura” il cambio di leadership alla guida del partito conservatore e di conseguenza del governo. «Se (Truss, ndr) se ne andasse, sarebbe un gran casino e non vedo come potrebbe accadere rapidamente o senza intoppi», ha aggiunto.

Anche il Times evidenzia le forti frizioni tra i Tory e le difficoltà della “nuova Thatcher”, la quarta leader dei conservatori in sei anni che è sotto pressione da parte di importanti membri del suo partito, al punto che i suoi giorni a Downing Street sarebbero contati. Secondo il Times, un accordo tra Sunak e Mordaunt incontrerebbe il sostegno di un’ampia maggioranza dei parlamentari.

Pronti a chiedere un passo indietro di Truss

Sarebbero venti tra ex ministri e dirigenti del partito che sarebbero pronti a chiedere un passo indietro di Truss. «I colloqui si stanno intensificando», ha detto un ex ministro a condizione di anonimato, mentre l’ultimo sondaggio di YouGov per il Times indica che quasi la metà di coloro che hanno votato conservatore alle ultime elezioni vuole che i parlamentari del partito estromettano Truss. Il 62% afferma che i membri del partito hanno preso una decisione sbagliata nel votare per lei, mentre il 43% vuole che il partito elegga un nuovo primo ministro. Se si votasse oggi, inoltre, i Tory sarebbero 28 punti dietro il Labour.

L’avvertimento del ministro degli Esteri

Ieri, intanto, il ministro degli Esteri britannico James Cleverly ha messo in guardia dalle “disastrose” conseguenze della sostituzione di Truss, definendo l’ipotesi una «cattiva idea, non solo politicamente, ma anche economicamente».

Proprio l’economia è in questa fase il tallone di Achille del nuovo governo. I maxi-tagli alle tasse annunciati dal governo Truss hanno provocato forti turbolenze sui mercati, facendo crollare la sterlina e costringendo la Bank of England ad annunciare il rafforzamento del piano di acquisto di obbligazioni dal momento che l’andamento del mercato dei titoli di Stato britannici rappresenta un rischio per la stabilità finanziaria del Paese.

Gli occhi di tutti sono puntati ora sulle mosse di Kwarteng, che entro il 31 ottobre, un mese prima del previsto, presenterà il piano fiscale di medio termine del governo, ovvero i dettagli della manovra, nella speranza di ottenere una boccata d’ossigeno dai mercati.

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