Ricolfi: Berlusconi mi sembra un barone universitario che vede che l’allieva si rivela più brava di lui
Luca Ricolfi, sociologo e accademico, commenta l’esordio del centrodestra con l’elezione dei due presidenti di Senato e Camera. Intervistato da Tiziana Panella per Tagadà su La7 ha esordito commentando una vecchia intervista in cui La Russa si dichiarava distante dall’antifascismo che mirava a esportare lo stalinismo in Italia.
Frasi che per Ricolfi sono tutt’altro che inquietanti. “Tutto dipende tutto dalla mente di chi le riceve – aha detto – che l’antifascismo sia stato usato strumentalmente da una parte politica è una verità storica. Certo se La Russa lo avesse detto ieri sarebbe stato più grave, ma non si può stare a pensare alle cose che hanno detto tutti i politici nella loro vita politica. Io non ho avuto nessuna percezione negativa. La Russa ha applaudito il discorso di Liliana Segre, ne ha accettato tutti i passaggi. Cos’altro deve dire? Non vedo il problema”.
Quindi ha osservato che avrebbe visto meglio alla presidenza della Camera Riccardo Molinari piuttosto che Lorenzo Fontana. “Poi l’ho ascoltato oggi – ha aggiunto Ricolfi – e ho cambiato idea sul senso di questa scelta. Fontana ha fatto un discorso estremamente identitario. Ha voluto mandare questo messaggio: guardate che il clima è cambiato”. Fontana per Ricolfi rappresenta un tradizionalismo che si oppone agli eccessi culturali della modernizzazione. La sinistra – ha spiegato ancora – si è concentrata su battaglie come l’utero in affitto, l’eutanasia, il ddl Zan, i matrimoni omosessuali, la liberalizzazione delle droghe. “Fontana adesso – conclude – rivendica un punto di vista diverso, fino ad oggi trascurato”.
Infine Ricolfi ha commentato il disappunto di Silvio Berlusconi rispetto all’atteggiamento di Giorgia Meloni. “Berlusconi mi sembra – ha commentato – un grande barone universitario, che è stato un luminare per tutta la vita e che poi vede che qualche allievo si rivela più bravo di lui. E al vecchio barone la cosa sembra inconcepibile”.