Rifiuta un rapporto a tre con fidanzato e cognato sinti che, con l’aiuto della madre, provano a violentarla

3 Ott 2022 17:03 - di Martino Della Costa
rifiuta rapporto a tre

Interminabili istanti da incubo, quelli che ha vissuto una ventenne in un appartamento del quartiere San Basilio a Roma, aggredita selvaggiamente per aver rifiutato un rapporto a tre col fidanzato e il fratello di lui. E che, dopo botte e palpeggiamenti, è riuscita a fuggire in strada, soccorsa dalla polizia intervenuta in seguito alla segnalazione di una lite. Agli agenti, la ragazza ha raccontato l’inferno appena vissuto subendo un tentativo di violenza sessuale da parte del suo stesso fidanzato e dal fratello di lui. Con la madre dei due uomini – un 26enne e un 34enne – pronta a bloccarla e a impedirle una via di fuga. Un clan sinti in cui, scrive oggi il Messaggero rilanciando l’inquietante vicenda, «le relazioni affettive diventano come un rito di affiliazione. E dove, spesso, come pure in questo caso, uomini e donne, generazione dopo generazione, portano tutti (o quasi) lo stesso cognome».

Rifiuta un rapporto a tre col fidanzato e il cognato: 20enne aggredita

Tutto comincia con delle pesanti avances, con i due aguzzini che, dopo aver palpeggiato pesantemente la ventenne, le si sono scagliati addosso iniziando a spogliarla nella camera da letto. La ragazza comincia a urlare. Prova a divincolarsi dalla morsa con cui i due vogliono costringerla a sottostare agli abusi. E più lei si dimena, più la picchiamo. La madre dei due fratelli, che si trovava in un’altra stanza a preparare il pranzo, sentendo quel parapiglia interviene: ma non in difesa della ragazza. Al contrario, riferisce il quotidiano capitolino, «fa di tutto per impedire» che la vittima lasci l’appartamento, «prendendo parte di fatto all’aggressione» della ventenne, colpevole ai suoi occhi di aver osato ribellarsi «alle perversioni del suo fidanzato e del fratello di questi: entrambi pregiudicati, che volevano costringerla a un rapporto a tre»..

I due provano a violentarla, e la madre li aiuta a bloccarla

Così al termine di una colluttazione, la ragazza spinta dalla disperazione, riesce a fuggire in strada inseguita dai due. E proprio in strada sarebbe continuata la lite, interrotta solo dall’arrivo dei poliziotti a cui qualcuno – allertato dalle urla e dalla zuffa – ha lanciato l’allarme. La giovane, soccorsa e sfilata dalle grinfie dei due aguzzini, si è affidata alle mani dei sanitari che l’hanno accompagnata al Pronto Soccorso dell’ospedale Sandro Pertini, dove è arrivata in codice arancione. E dove il personale sanitario ha attivato per lei il protocollo rosa, dedicato alle donne vittime di violenza.

Il clan di sinti è già noto alle forze dell’ordine

Mentre gli agenti, saliti nell’appartamento dove è scattata la trappola, hanno trovato ad attenderli i due fratelli aguzzini. Non esattamente due volti nuovi per le forze dell’ordine. I due, infatti, come riferisce sempre il Messaggero, «apparterrebbero a una famiglia di peso nel quartiere, dove retate e blitz di carabinieri e polizia si susseguono a ritmo frequente. Intanto oggi, con la vittima che non ha ancora formalizzato la denuncia, i poliziotti hanno proceduto denunciando i due fratelli per violenza sessuale, mentre la madre è stata accusata di violenza privata. Una vicenda – e una conclusione – che ora si teme possa dare adito a ulteriori reazioni…

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *