Riscossione delle multe ai No vax, il dibattito s’infiamma: i pareri discordanti degli esperti
Dal Ministero della Salute targato Speranza sarebbero pronte a partire vagonate di raccomandate e poste certificate per notificare le multe ai no vax ultracinquantenni. L’elenco di nomi, cognomi e indirizzi dei cittadini che hanno detto no al vaccino anti Covid, o al richiamo (dose booster), è arrivato, come certificava già ieri il sito di Qui Finanza tra gli altri. Dunque, potrebbe attivarsi a breve il servizio di riscossione dell’agenzia Entrate con la richiesta dei 100 euro di sanzione da versare. Tutto pronto, ma il condizionale resta ancora d’obbligo: perché sulla riscossione, o meno, è chiamato a decidere il nuovo esecutivo. Intanto, però, il dibattito cresce e registra anche l’intervento di due esperti del settore: Matteo Bassetti e Pier Luigi Lopalco.
Bassetti: «Riscossione delle multe ai no vax? Non ha più senso, bisognava farlo prima»
«Credo che sulle multe alle persone che, in violazione dell’obbligo, non si sono vaccinate contro il Covid, ci si scontra tra quella che è la necessità del momento e la burocrazia italiana che diventa esageratamente lenta», ha commentato all’Adnkronos Salute il direttore della Clinica di malattie infettive al policlinico San Martino di Genova. Aggiungendo poi a stretto giro: «Queste multe avevano un senso nel 2021. Oggi credo che non ce l’abbiano più. Dunque, nel 2022 – quando il vaccino non è più obbligatorio perché siamo arrivati ad una copertura vaccinale così importante – chiedere ai cittadini di pagare una multa non ha più senso», ha spiegato Bassetti.
«Il problema è circostanziare i provvedimenti al momento in cui servono»
Che poi, sempre commentando alcune notizie di stampa sulla possibilità che queste sanzioni, col nuovo governo, vengano cancellate, ha concluso: «Come sempre credo che il problema sia di circostanziare i provvedimenti al momento in cui servono. E purtroppo su questo l’Italia è maestra di condoni e sanatorie. Ma è anche maestra nel fare arrivare le sanzioni troppo tardi. Quindi non ha senso andare a chiedere oggi alla gente di pagare la multa. Un senso ce l’aveva forse un anno fa»… conclude.
Lopalco, stop alla riscossione delle multe ai no vax? «Sarebbe una doppia ingiustizia»
Decisamente più tranchant il parere che ha espresso l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’Università del Salento. Il quale, interpellato a sua volta dall’Adnkronos Salute, ha dichiarato che a suo giudizio «sospendere la riscossione delle multe da 100 euro alle persone che, in violazione dell’obbligo, non si sono vaccinate contro il Covid, «sarebbe il solito errore. Un’ingiustizia per chi ha pagato. Una seconda ingiustizia verso coloro che si sono vaccinati spinti dalla sanzione. Un segnale di accondiscendenza verso chi non si è vaccinato, infischiandosene del valore sociale della vaccinazione in corso di pandemia».
«Una volta che lo Stato intraprende quella strada non bisognerebbe fare retromarcia»
Una posizione diametralmente opposta a quella del collega Bassetti, che Lopalco spiega rispetto alla eventualità di cui hanno parlato i media, che il nuovo governo possa cancellare queste sanzioni: circa 2 milioni quelle in riscossione. E altre 500 pronte a partire. «Possiamo anche discutere sul valore di una sanzione per convincere i cittadini a vaccinarsi – conclude quindi l’esperto –. Ma una volta che lo Stato intraprende quella strada non va fatta retromarcia».