Allarme stupri a Roma. Dopo l’escalation di violenze contro le donne, l’ultimo drammatico episodio alla Garbatella risale a venerdì, oggi nella sede della Prefettura torna a riunirsi il tavolo tecnico tra le forze dell’ordine alla presenza dell’assessore alle Attività produttive Monica Lucarelli. Dopo il vertice del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Allarme stupri a Roma, il vertice in Prefettura
Tavoli simili si erano già insediati cinque anni fa dopo un’altra sequela di stupri. All’epoca venne varato un piano che prevedeva un rafforzamento dei pattugliamenti nelle zone ritenute a rischio, compresi parchi e ville storiche. E, soprattutto, l’implementazione del sistema di videosorveglianza in città. Le zone a rischio dopo cinque anni restano quelle: dall’area della stazione Termini a Castro Pretorio, da San Lorenzo a Villa Gordiani.
Al varo un piano per rafforzare i pattugliamenti
Tra le misure anche una campagna campagna di sensibilizzazione e prevenzione, con l’attivazione di numeri dedicati, da parte dei Municipi, con l’aiuto di Campidoglio e Regione. Anche i tassisti avevano offerto un loro contributo: tariffa scontata del dieci per cento per le donne sole in orario notturno. Ma le misure, stando ai fatti, non hanno dato i risultati sperati. Ed è da qui che partirà la riflessione del prefetto Matteo Piantedosi, tenuto conto che i fondi per il raggiungimento dei target erano già stati appositamente stanziati.
L’ultima violenza a Garbatella
Il vertice in Prefettura sarà l’occasione per realizzare regime un nuovo piano d’azione, con il Questore e carabinieri per intervenire sulle situazioni più allarmanti. Da qui la richiesta di una mappatura di quelle zone in cui negli ultimi mesi si sono verificate violenze stupri, con gli aguzzini ancora in libertà. La mancata attuazione del piano è testimoniato dalla violenza di venerdì notte nel quartiere Garbatella. Dove una donna di 54 anni è stata pestata, rapinata e violentata mentre saliva in macchina da un uomo che indossava guanti in lattice. Assenza di telecamere, vegetazione folta che oscurava l’illuminazione dei lampioni. Anche in questo caso si cerca un nordafricano.
La mappa dei luoghi più pericolosi
“Mancano gli agenti, la coperta è sempre corta, i mezzi spesso non sono adeguati – è lo sfogo di Fabio Conestà, del Mosap – e quello che si riesce a fare di buono lo si deve quasi esclusivamente all’abnegazione di chi è in prima linea». I luoghi maledetti della Capitale nei quali le donne e non solo rischiano a girare sole sono i soliti. Termini, Castro Pretorio, Piazza Vittorio e San Lorenzo ma anche Garbatella e i ritrovi della movida nottuna come Testaccio e Trastavere. In periferia spiccano per criminalità e violenze Torpignattara, Tor Bella Monaca, Primavalle ma anche Corviale, San Basilio, Prenestina e Magliana. Le violenze non riguardano solo le donne. Sabato notte anche un giovane studente fuori sede ha denunciato di essere stato rapinato e abusato a San Lorenzo da tre uomini. Forse nordafricani.