“Salman Rushdie ora è cieco da un occhio”: l’attentatore islamico era certo di averlo ucciso (video)

23 Ott 2022 17:33 - di Laura Ferrari
Salman Rushdie

Non è arrivato il Nobel per la letteratura per lui, nonostante l’accademia svedese abbia ormai impresso un senso politico ai suoi premi, ma un bollettino medico drammatico. A due mesi dal drammatico accoltellamento, lo scrittore angloindiano Salman Rushdie, 75 anni, ha perso la vista da un occhio e non può più usare una mano. Lo ha rivelato il suo agente Andrew Wylie in un’intervista al quotidiano spagnolo “El País”.

“Le sue ferite sono profonde. Ha perso la vista da un occhio, dove è stato pugnalato. Ha subito tre gravi lesioni al collo e ha perso la funzionalità in una mano, perché i nervi sono stati recisi dalle coltellate. E ha subito altre 15 ferite alla schiena e al busto. Ha subito un attacco brutale”, ha dichiarato Wylie, considerato l’agente letterario più influente del mondo, intervistato a margine della Fiera internazionale del libro di Francoforte. .

Andrew Wylie si è rifiutato di rivelare se l’autore di “I versetti satanici” sia ancora in ospedale: “Non posso dare alcuna informazione su dove si trovi. Sopravviverà. Questa è la cosa più importante”.

Salman Rushdie accoltellato il 12 agosto, su di lui è calato il silenzio

Salman Rushdie è stato accoltellato il 12 agosto 2022 mentre era sul palco per fare un discorso sulla libertà artistica alla Chautauqua Institution, nello stato di New York. Lo scrittore è stato portato in ospedale in elicottero e inizialmente gli è stata praticata la respirazione artificiale. La polizia ha identificato l’autore dell’aggressione in un uomo di 24 anni di nome Hadi Matar. All’inizio non si è saputo nulla del movente dell’aggressione. Secondo le informazioni dell’emittente televisiva Nbc, l’uomo è nato in California e, secondo le fonti della polizia, avrebbe mostrato “simpatie per l’estremismo sciita” sui social media. Matar si è dichiarato non colpevole quando è comparso in tribunale il 18 agosto, dichiarando di aver tentato di uccidere lo scrittore perchè avrebbe offeso l’Islam. Matar è stato arrestato per tentato omicidio e avrebbe pianificato l’attentato. Matar ha detto agli inquirenti che era convinto di averlo ucciso e non si capacitava di come fosse scampato alle coltellate.

Diventato famoso in tutto il mondo dopo la pubblicazione del suo romanzo “I versetti satanici”, nel 1989, l’allora ayatollah iraniano Ruhollah Khomeini emise una fatwa ordinando l’uccisione di Rushdie perchè colpevole di blasfemia nei confronti di Maometto e del Corano. In seguito, sulla sua testa è stata posta una taglia di oltre tre milioni di dollari. Rushdie fu messo sotto la protezione della polizia inglese e si nascose usando un nome falso per oltre un decennio. Agli inizi degli anni 2000, riacquistata la libertà di movimento, si era trasferito a New York.

Le autorità iraniane da una parte hanno negato ogni coinvolgimento ma dall’altra non hanno ammorbidito la sua posizione nei confronti dello scrittore: «Gli unici responsabili della violenza sono Rushdie e i suoi sostenitori, la libertà di parola non giustificano gli insulti alla nostra religione».

In passato, Wylie e Rushdie avevano parlato spesso della possibilità di un simile attacco. “Il pericolo più grande che Salman ha corso dopo tanti anni dall’imposizione della fatwa è che una persona a caso potesse apparire dal nulla e attaccarlo – ha detto l’agente letterario – Non c’è modo di difendersi da questo, perché è totalmente inaspettato e illogico. È stato come l’assassinio di John Lennon”.

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