Samantha Cristoforetti, missione compiuta: le immagini dei primi passi dopo 170 giorni nello spazio (video)
Prima boccata d’aria terrestre per Samantha Cristoforetti: la navetta Crew Dragon Freedom è stata regolarmente recuperata nella notte, dopo l’ammaraggio, avvenuto al largo della Florida, in un oceano abbastanza tranquillo.
Quindi la navetta è stata issata sulla nave e gli astronauti dell’equipaggio Crew 4 sono stati aiutati a uscire e ad affrontare il primo impatto con la gravità dopo 170 giorni in assenza di peso. A uscire per primo è stato il pilota Bob Hines, seguito dal comandante Kjell Lindgren e da Jessica Watkins. Quindi è stata la volta della nostra Samantha Cristoforetti dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
Per Samantha Cristoforetti era la seconda missione spaziale
AstroSamantha, sulla ISS dal 27 aprile scorso con la missione Minerva, è giunta così al al termine della sua seconda esperienza sull’avamposto spaziale, dopo la missione Futura dell’ASI nel 2014. Cristoforetti è la prima astronauta italiana ad aver sperimentato questa tipologia di rientro. Oggi stesso – 15 ottobre – AstroSamantha volerà direttamente a Colonia, in Germania, dove sarà monitorata dal team di medicina spaziale dell’ESA mentre si riadatterà alla gravità terrestre presso il Centro Europeo Addestramento Astronauti (EAC) e la struttura “Envihab” del Centro aerospaziale tedesco (DLR)”.
L’ultimo tweet di AstroSamantha prima dell’ammaraggio
Sono pieni di nostalgia, gli ultimi tweet di AstroSamantha: “Mi mancherà questo punto di vista”, ha scritto, accompagnando una sua foto nella quale guarda la Terra dalla Cupola, la grande finestra panoramica della Stazione Spaziale. Sempre su Twitter, l’astronauta ha pubblicato un video della Terra nella notte con le luci che disegnano i contorni delle coste e che sono più concentrate e intense in corrispondenza delle grandi città. “Vola come me un’ultima volta!”, ha scritto. “Addio e, come sempre, grazie per tutto il pesce!”, ha aggiunto citando uno dei libri preferiti, la ”Guida galattica per autostoppisti” di Douglas Adams.