Sangiuliano: dal timone del Tg2 al ministero: “La cultura è sempre stato il mio alimento”

21 Ott 2022 19:53 - di Redazione

“La cultura è sempre stato il mio alimento. Sono orgoglioso di possedere una biblioteca di 15.000 libri nella mia casa, E di aver condiviso la mia conoscenza con molti studenti nei 20 anni di insegnamento all’università”. Così Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2, che approda al ministero della Cultura del neonato governo Meloni.

Sangiuliano:  dalla direzione del Tg2 al ministero della Cultura

“Sono onoratissimo di questo incarico che cercherò di adempiere nell’interesse della Repubblica”, dice intervistato dall’Adnkronos. “Stasera saluterò i colleghi del Tg2 in redazione. Il passaggio da Saxa Rubra al Collegio Romano? Una grande responsabilità in cui metterò tutto il mio impegno e la mia concentrazione”, aggiunge il neoministro in pectore. Che conclude: “Il mio motto sarà la canzone civile ‘All’Italia’ di Giacomo Leopardi che inizia così: ‘O patria mia, vedo le mura e gli archi e le colonne e i simulacri e l’erme torri degli avi nostri, ma la gloria non vedo”.

Giornalista, saggista, amante di storia contemporanea

Giornalista e scrittore, Sangiuliano è al timone del Tg2 dal novembre del 2018. Classe 1962, napoletano doc,  nonostante la formazione giuridica, coltiva una vera e propria passione per la storia contemporanea. Testimoniata da una serie di saggi. Tra i quali ‘Giuseppe Prezzolini: l’anarchico conservatore’ (2008), ‘Putin. Vita di uno zar’ (2015), ‘Hillary. Vita in una dynasty americana’ (2016), ‘Trump. Vita di un presidente contro tutti’ (2017). Nel 2019, inoltre, pubblica ‘Il nuovo Mao – Xi Jinping e l’ascesa al potere nella Cina di Oggi’, dedicato al presidente della Repubblica popolare cinese. Grazie al quale vince il Gran Premio Internazionale “Casinò di Sanremo 1905”.

Gli esordi da giornalista con l’Indipendente

Sangiuliano muove i suoi primi passi nel giornalismo all’Indipendente. Dal 1996 al 2001 è direttore del quotidiano Roma e poi vicedirettore di Libero. Entrato in Rai nel 2003 come inviato della Testata Regionale e Capo Servizio. Nel 2009 passa al Tg1 dove diviene vicedirettore. Il suo lavoro, a metà strada tra giornalismo e saggistica, gli è valso il riconoscimento di “giornalista scrittore” al Premio Ischia Internazionale di Giornalismo.

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