Sorrisi, battute e unanimità: il centrodestra al Colle è un brutto colpo per gufi e profeti di sventura
I sorrisi di Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, lo scambio di battute nel cortile del Quirinale, l’indicazione unanime di Giorgia Meloni come prossima presidente del Consiglio e la conferma che «siamo pronti a dare un governo alla Nazione nel minor tempo possibile». La mattinata di consultazioni del centrodestra al Colle dev’essere stata davvero un brutto colpo per i gufi e i cantori di sventura, perché tutto, dai fatti alle immagini, ha parlato di un clima di serenità e unità.
Consultazioni lampo per il centrodestra
Le delegazioni dei partiti, che si sono presentate insieme da Sergio Mattarella, sono arrivate al Quirinale a pochi minuti di distanza l’una dall’altra. I primi sono stati Silvio Berlusconi, Licia Ronzulli, Alessandro Cattaneo e Antonio Tajani per Forza Italia. Subito dopo è stata la volta di Noi Moderati e di Meloni e Salvini, accompagnati dai capigruppo di FdI e Lega. Nonostante la consistenza della delegazione, composta da 12 persone, i colloqui con il capo dello Stato sono stati rapidissimi: si sono conclusi nel tempo record di dieci minuti scarsi, tanto che l’attesa è stata superiore al colloquio. Nessuno è rimasto da Mattarella così poco, neanche i presidenti delle Camere. Segno, come poi è emerso dal resoconto finale, che il centrodestra ha presentato al capo dello Stato una posizione chiara e netta, rispetto alla quale non c’è stato alcun bisogno delle presunte rassicurazioni sulle quali tanto si è scritto.
I sorrisi di Berlusconi e Salvini, l’emozione di Meloni
Anche al termine del colloquio, nel corso dell’incontro con i giornalisti, i leader sono apparsi distesi, con sorrisi aperti da parte di Berlusconi e Salvini. La più tesa di tutti alla fine è apparsa proprio lei, Meloni. Ma si tratta di una circostanza che non stupisce: sempre, quando le è stato chiesto nelle scorse settimane come vivesse la possibilità di diventare premier, la leader di FdI ha chiarito che era un’idea da far «tremare i polsi». Ora che l’idea si concretizza non sorprende, dunque, che Meloni abbia vissuto la gravità del momento, dando l’annuncio di essere stata proposta a Mattarella come presidente del Consiglio.
Lo scambio di battute nel cortile del Quirinale e la curiosità dei turisti
Anche lei, comunque, alla fine è stata vista sorridere, quando prima di congedarsi i leader del centrodestra si sono intrattenuti per una lunga chiacchierata nel cortile d’onore del Colle, in un clima decisamente cordiale, scandito anche da qualche battuta. Poi i saluti e l’uscita dal Palazzo del Quirinale, dove ad attenderli c’era una piccola folla di curiosi, fra i quali diversi turisti.