Spunta pure la sardina Santori, giusto in tempo per una figuraccia su Meloni e l’Europa (video)
Eravamo scarsi a figuracce… E’ spuntata pure la sardina Mattia Santori dal cilindro di Floris ad affollare il parterre di voce anti centrodestra, antimeloniane in particolare a “Di Martedì”. Infatti evidentemente al conduttore non interessa esporre all’ennesima figura barbina l’esponente dei pesciolini entrato in giunta col Pd nel consiglio comunale di Bologna. E si capisce meglio la débacle del partito di Letta… La sardina inanella una serie di frasi mal masticate ripetute “a pappagallo” nelle quali non c’è ragionamento. Inizia a parlare nientepopodimento che della reputazione della Meloni. Lui…
Santori che parla della reputazione della Meloni…
Quando il conduttore gli lascia la parola, dicendo, “La sua opinione prego”, ci siamo trattenuti. Opinione è parole grossa. Inizia la lezionicina: “La reputazione in politica conta, e quella che si porta dietro in Europa Giorgia Meloni innegabilmente non aiuta”. Parla come una figura da commedia dell’arte recitando a soggetto e azionando il ritornello. Ridice le cose di sempre come in un canovaccio stinto e logoro. Da leader delle sardine, nell’autunno 2019, era entrato in scena per sbarrare la strada a Matteo Salvini in Emilia Romagna. Oggi il nemico numero uno diventa Giorgia Meloni, cambia il soggetto, ma nella commedia dell’arte poco conta. E lui ripete le stesse cose di allora sull’allarme fascismo-sovranismo. Che figura patetica. “In un momento in cui le bollette costano care – dice- bisogna contare in Europa e questo è un grosso problema per la Meloni. Che fino a ieri sputava sull’Europa e che oggi vuole fare un salto di livello. Gli alleati della Meloni la isolano in Europa e questo sicuramente non aiuta l’Italia”. Chi sarà mai l’oscuro e disinformato suggeritore di Mattia Santori non si sa.
Santori, lei non sa che: Sallusti umilia la sardina
Tocca replicare ad Alessandro Sallusti che tenta di aprire un dialogo. Inutilmente. Macché reputazione e reputazione. Che Santori parli della reputazione di Giorgia Meloni è gia un’affermazione molto audace. “Veramente, se abbiamo delle bollette così care, e ormai siamo tra i pochi in Europa ad averle, forse è perché neppure Draghi e il Pd sono riusciti a contare in Europa – fa pacatamente intendere Sallusti- . Altrimenti non saremmo in queste condizioni – sottolinea il direttore di Libero -. Dopodiché lasciamola lavorare, giudicheremo la Meloni dai fatti. E attenzione, perché è a capo di uno dei gruppi storici che compongono il Parlamento europeo, dei Conservatori facevano parte anche i conservatori inglesi prima della Brexit. Lei non è che è fuori dall’Europa, è una dei protagonisti della vita politica europea”.
L’Agenda delle Sardine
Chissà se Santori ha capito di cosa si stesse parlando, del collocamento della leader di FdI in Europa dove è tutt’altro che isolata;e dove Ecr ha un dialogo proficuo con tutti. Santori è una povera vittima della disinformazione ma anche della sua stessa incapacità ad informarsi prima di parlare e di elaborare un pensiero. Del resto il ridicolo lo aveva già toccato in campagna elettorale, quando Santori, sempre scopiazzando, aveva parlato di una “Agenda” delle sardine da portare in dote al Pd. Si è visto cosa se ne è fatto Letta di questa “dote”….