Stop al rave party, gli occupanti lasciano il capannone pericolante. Oltre 600 identificati

31 Ott 2022 14:05 - di Stefania Campitelli

Il capannone del rave party a nord di Modena si sta svuotando. L’edificio è pericolante. In queste ore si sono attivati i servizi per la messa in sicurezza dell’area che ha ospitato il raduno. Con l’afflusso continuo, da quattro giorni, di migliaia di giovani. Da tutta Italia e dall’estero. Secondo quanto si apprende dalla Questura di Modena, le attività in corso porteranno al sequestro preventivo dell’immobile. Adottato in via di urgenza, per motivi di sicurezza strutturale legati allo stato dei luoghi. Dichiarati pericolanti dal proprietario della struttura. E certificati da un sopraluogo tecnico.

Rave party, iniziato lo sgombero del capannone pericolante

Molti dei partecipanti al rave all’insegna dello sballo (alcool e droga) stanno lasciando l’edificio. E per il momento sono  in autostrada con i loro mezzi. Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa verso le 10,30 si sono avvicinate all’edificio senza entrare all’interno. “Non siamo qui per voi e non entreremo”, ha detto al megafono un funzionario di polizia. “L’edificio è sotto sequestro perché pericolante, dovete andarvene”. Nessun blitz ‘militare’. L’azione di polizia è stata preceduta da ore di mediazione con gli occupanti. Dopo un primo momento di tensioni, ma senza scontri, i partecipanti al party hanno iniziato a lasciare l’edificio. Nel padiglione di via Marino la musica si spegne e si smontano le casse. Mentre si fa più intenso il deflusso dei partecipanti. Come fa sapere la Questura di Modena alcune uscite del capannone sono state interdette a causa di strutture pericolanti.

Verso il sequestro dell’immobile, identificata 600 persone

Circa 660, attualmente,  le persone per ora identificate dalle forze dell’ordine. La loro posizione è al vaglio. Il dispositivo per eseguire il sequestro, in seguito alla riunione del Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica svolto ieri in Prefettura, vede il dispiegamento di forza pubblica, enti del soccorso sanitario e tecnico.  “Speriamo che la situazione rientri”, ha detto all’Adnkronos Franco Borsari, parroco della Madonnina Freto di Modena, non distante dal luogo del rave. “Fa parte della cultura giovanile di oggi andare verso il limite. C’è da sperare che tutto rientri e non ci siano situazioni dolorose. Le autorità cittadine si stanno impegnando per chiudere questa situazione”. In contemporanea con lo sgombero, a Roma si svolge il consiglio dei ministri. Che con il responsabile del Viminale, Piantedosi, metterà mano a nuovi provvedimenti di prevenzione e sanzione dei raduni illeciti con migliaia di giovani in cerca di sballo.

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