Testaccio, sesso in strada e caos: i residenti in rivolta scrivono ad ambasciata e Prefettura

21 Ott 2022 9:30 - di Lorenza Mariani
Testaccio

Testaccio sotto scacco della malamovida. Mercoledì notte, l’ultima festa degli studenti Erasmus – per lo più spagnoli – “celebrata” nello storico quartiere della capitale a suon di risse, urla, schiamazzi e musica ad alto volume sotto le finestre dei residenti esasperati, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Strade e vicoli scambiati per orinatoi pubblici. Lo spazio tra le auto parcheggiate utilizzate come anfratti in cui appartarsi per incontri sessuali occasionali, hanno registrato l’ennesimo scempio urbano. Un ultimo colpo inferto al quartiere e ai suoi abitanti a dura prova ormai da tempo. Residenti che, fallito ogni tentativo di richiamo d’attenzione e di richiesta di intervento, hanno deciso di inoltrare una lettera all’ambasciata spagnola a Roma. E di indirizzarla per conoscenza anche ai referenti italiani: Prefettura. Comando dei carabinieri dell’Aventino. Distretto Celio.

Testaccio, teatro di degrado e caos degli studenti stranieri: i residenti scrivono a ambasciata e forze dell’ordine

A Testaccio la “malamovida” irrompe anche in mezzo alla settimana. Quando puntualmente – ormai è un’abitudine acclarata, stando alle denunce dei residenti – impazzano le feste e gli appuntamenti degli studenti stranieri, protagonisti di notti sfrenate nel Rione della capitale. Un quartiere che continua a chiedere a chi di dovere controlli, presidi delle forze dell’ordine, e misure specifiche per contenere il caos che imperversa tra vicoli e piazze. E che ancora una volta, mercoledì notte, hanno trasformato quel quadrante cittadino in un teatro della trasgressione. In un territorio in cui degrado e inciviltà diventano le coordinate dello “sballo” e del divertimento sfrenato. Protagonisti in scena settimanalmente: orde di giovani che sciamano per le strade di Testaccio diffondendo schiamazzi. Amplificando la musica ad alto volume sotto le finestre e i balconi. Mettendo a dura prova la pazienza di residenti esasperati.

Nello storico quartiere la malamovida imperversa anche in mezzo alla settimana

Da qui la decisione di mettere nero su bianco la denuncia e la richiesta di interventi tempestivi e risolutivi contenuti nella lettera inoltrata all’ambasciata spagnola e alle forze dell’ordine della zona. «Pregiatissimo ambasciatore – si legge nella lettera spedita giovedì e riportata dal Messaggero di oggi – siamo i residenti di via Monte Testaccio e desideriamo informarla di ciò che accade. Le assicuriamo che nutriamo profondo rispetto e stima per il suo popolo, tuttavia le orde di ragazzi e ragazze si intrattengono fino alle cinque del mattino deve crederci sono fuori controllo. Urlano, litigano e sono capaci di atteggiamenti che per un popolo civile come il vostro può risultare sconveniente: urinano e defecano per strada. Per questo la invitiamo a vedere come si comporta il suo popolo ospite in una nazione che lo ama e lo rispetta».

Testaccio, residenti in rivolta: ora basta

Laddove è proprio “rispetto” la parola chiave che i cittadini invocano contro le irregolarità amministrative di alcuni locali (per cui i cittadini chiedono controlli sui decibel e sul rispetto degli orari di chiusura). E in nome delle norme sulla sicurezza non rispettate, e che investe di tutto un po’. Un termine riassuntivo e un richiamo alle regole e alla misura che da troppo ormai il quartiere lamenta – a suon di denunce – sia sparita dal vocabolario urbano e dal codice morale di chi, puntualmente, mette sotto scacco un quartiere che diventa, ogni notte che passa, l’anima (popolare) tormentata di Roma

 

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