Tra «emozione» e «responsabilità»: le prime parole dei ministri del governo Meloni
L’«emozione profonda», ma anche, soprattutto il senso di «responsabilità» in un momento in cui molte difficoltà si affastellano a livello nazione e internazionale. Sono temi ricorrenti nelle dichiarazioni che i ministri che hanno rilasciato subito dopo il giuramento: tutti, infatti, hanno fatto riferimento al surplus di impegno richiesto dal momento storico, in un ruolo che di per sé è già molto impegnativo. Si tratta di una «squadra», ha scritto la premier Giorgia Meloni su Twitter, postandone la foto, che «con orgoglio e senso di responsabilità, servirà l’Italia». «Adesso – ha concluso – subito al lavoro».
Crosetto: «Un’emozione profonda, il coraggio ce lo danno gli italiani»
«Giurare di mettersi al servizio del Paese è un’emozione profonda», ha spiegato Guido Crosetto, intervistato come altri ministri dal Tg1, nel corso della diretta dal Quirinale. «Farlo in un momento di grande difficoltà per l’economia, per le famiglie, per quello che succede a livello internazionale richiede una responsabilità e un coraggio in più, che si trova – ha chiarito il ministro della Difesa – sapendo di dover rappresentare tutti gli italiani al meglio».
Tajani chiama il ministro degli Esteri ucraino
Antonio Tajani, nuovo titolare della Farnesina, ha sottolineato la volontà di portare tutta l’esperienza maturata nei lunghi anni a Bruxelles al servizio del nostro Paese, «per far sì che l’Italia – ha detto il ministro degli Esteri – sia in grado di affrontare e superare tutti gli ostacoli che ha di fronte, da quelli economici a una guerra sanguinosa che vorremmo finisse il prima possibile». «Ma non c’è pace senza giustizia e giustizia significa libertà per l’Ucraina», ha ricordato Tajani, che come primo atto da ministro ha telefonato al suo omologo ucraino Dmytro Kuleba.
Sangiuliano e l’impegno per rendere il patrimonio culturale «motore per l’economia»
Il nuovo ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha poi ricordato che il nome del suo dicastero «riassume il senso storico nazionale». «L’Italia ha una storia millenaria ben anteriore alla nascita dello Stato unitario: è erede della Magna Grecia, dell’Umanesimo, del Rinascimento» e detiene un patrimonio materiale e immateriale che non ha pari al mondo. L’impegno, dunque, è «far sì che questa grande risorsa possa diventare motore per la nostra economia e per i nostri cittadini». «Emozionato?», gli ha chiesto quindi la cronista. «Sì, il governo della Nazione è una cosa estremamente seria», ha risposto Sangiuliano, che come primo atto si è recato alla Fondazione Croce, sottolineando anche il valore del merito.
I ministri Santanchè e Nordio: idee chiare al servizio dell’Italia
E di «grande emozione e senso di responsabilità» ha parlato anche il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, aggiungendo in un post su Twitter che «mi impegnerò ad essere all’altezza dell’incarico che mi è stato affidato». Per Carlo Nordio, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Adnkronos, tra i primi provvedimenti c’è la «piena attuazione del codice Vassalli, medaglia d’argento della Resistenza e in prospettiva la revisione del codice penale firmato da Mussolini di cui nessuno ne parla». Nordio, parlando di un incontro a breve con il ministro uscente Marta Cartabia, quindi ha aggiunto che la sua riforma «andava nella direzione giusta», ma «aveva dei limiti, costituiti da una maggioranza politica, che non ne consentiva la piena attuazione, composita e per certi aspetti giustizialista, meno garantista».
Da Calderone «un messaggio di apertura al dialogo sociale»
Anche Marina Calderone, da oggi titolare del Lavoro, è tra i ministri intercettati dal Tg1. «I temi in discussione e da discutere – ha detto rispondendo a una domanda sulle priorità – sono tantissimi. È importante dare un messaggio di apertura al dialogo sociale, che è un elemento che dovrà caratterizzazione la discussione di tanti dossier. Dobbiamo costruire – ha aggiunto – un mondo del lavoro inclusivo, in cui imprese, lavoratori, autonomi possano trovare una buona dimensione lavorativa».