Trapper nigeriano (col sussidio) girava video sull’integrazione: arrestato a Pesaro nel blitz antidroga

25 Ott 2022 16:05 - di Davide Ventola
trapper nigeriano, Pesaro

L’operazione antidroga, partita a Pesaro dopo le risse tra gang nigeriane, ha portato in manette anche un insospettabile trapper, simbolo dell’ingegrazione in Italia.  L’ultimo spacciatore arrestato, venerdì scorso, dagli uomini della squadra Mobile di Pesaro è un 25enne, nigeriano, regolare, operaio al momento senza lavoro ma che poteva contare sull’indennità di disoccupazione, residente in una casa in centro storico, ben inserito quindi nel contesto sociale. Un insospettabile, almeno in apparenza, noto anche per la sua passione per la musica rap.

Quando John Fire cantava l’integrazione in Italia

Nome d’arte John Fire, come racconta il Corriere Adriatico. I temi delle sue canzoni sono l’integrazione e l’immigrazione. Come il video “Story Untold”, la “storia non raccontata”, che denuncia la condizione dei migranti raccolti sui barconi e poi arrivati nel nostro Paese. Il video è di qualche anno fa: si riconosce il Parco della Rimembranza di Pesaro, che il quotidiano maliziosamente cita come luogo ben conosciuto «soprattutto per chi ci gravita». Insomma una storia non detta, come non detta (ma intuibile) l’attività collaterale a quella di trapper e operaio. Attività per la quale venerdì notte il 25enne nigeriano è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Pesaro.

Il trapper nigeriano scoperto a Pesaro con le dosi pronte per lo spaccio

A casa dell’operaio disoccupato e trapper per hobby, gli agenti hano rinvenuto 30 dosi di cocaina ed eroina. Per gli inquirenti, il nigeriano, apparentemente insospettabile e ben inserito nel contesto sociale, rivestisse un ruolo importante nello smercio di stupefacenti nella zona. Le manette di venerdì scorso sono state il tassello finale di un’indagine che ha preso il via da alcune risse, alcune anche con gravi conseguenze, scoppiate un mese fa all’interno del Miralfiore.

 

 

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