Ucraina, la guerra disgrega il Pd. Calenda chiama la contro-piazza pacifista. FdI: noi sosteniamo la resistenza di Kiev

11 Ott 2022 8:11 - di Redazione

La guerra in Ucraina ha creato non pochi problemi a sinistra, com’è noto. E anche nel Pd le ripercussioni logoranti del conflitto hanno determinato divisioni e lacerazioni. Intanto Enrico Letta, per non restare indietro rispetto a Giuseppe Conte che vorrebbe il monopolio della piazza pacifista, ha annunciato che giovedì alle 18.30 parteciperà al sit in di protesta davanti all’ambasciata russa organizzato da una rete di associazioni.

Poi, segnala Libero, c’è il problema Meloni. “Al governo con Mario Draghi era facile: il contratto obbligava a stare con lui, e quindi con Washington e con Kiev. A Palazzo Chigi sta per arrivare una Giorgia Meloni che si annuncia filoatlantica quanto il suo predecessore. E questo amplifica il dramma: può il Pd stare sulla stessa posizione della premier più a destra di sempre e farsi scavalcare sul tema del pacifismo da Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni, che già pregustano bagni di folla con i partigiani rossi dell’Anpi, l’Arci, le Acli, la Cgil e le associazioni per il disarmo? Così nel partito uscito sconfitto dalle elezioni si soffre e si litiga”.

Si espone sulla linea pacifista Graziano Delrio, che parteciperà alle manifestazioni organizzate dalle sigle che spingono per una trattativa di pace. Lo faranno molti del suo partito, anche per evitare, come dice il vicesegretario Peppe Provenzano, di «regalare la parola “pace” a Conte», che già ha rubato troppi voti. “Ci sarà il Pd bolognese – continua Libero –  che ha scelto in autonomia dal Nazareno”.

Atteggiamenti che suscitano le critiche di Casini e Calenda. «Mi auguro che le preannunciate manifestazioni per la pace sappiano distinguere con chiarezza gli aggrediti e gli aggressori. Ogni equidistanza sarebbe inaccettabile», afferma Pier Ferdinando Casini. Mentre Carlo Calenda bolla già le iniziative come «manifestazioni per la resa degli ucraini». Il leader di Azione rilancia invocando una manifestazione unitaria «per il sostegno all’Ucraina».

“Io penso – dice – che dobbiamo organizzare una grande manifestazione di sostegno all’Ucraina. Non dimentichiamo che a partire dalla Georgia, alla Siria, alla Libia, la Russia sta compiendo una politica espansionistica da tantissimo tempo. Va fermata o la prossima volta sarà la Polonia”. E  aggiunge: “La storia ci insegna che i dittatori con progetti espansionistici vanno fermati subito. Questo dovremmo averlo imparato”.

Per Fratelli d’Italia tira le somme Fabio Rampelli confermando la linea fin qui espressa da Giorgia Meloni: “Il popolo ucraino ha dimostrato una grande volontà e una straordinaria capacità di resistenza che ha fatto saltare ogni piano. Fratelli d’Italia continuerà a supportare la difesa della sovranità dell’Ucraina e collaborerà nella costruzione della pace europea.”

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