Ucraina, Lukashenko conferma la partecipazione della Bielorussia: ma non uccidiamo nessuno
Aleksandr Lukashenko, presidente della Bielorussia e fedele alleato di Putin, conferma che il suo Paese sta partecipando all’operazione militare speciale di Mosca in Ucraina ma, spiega che “non uccidiamo nessuno e non dispieghiamo militari”.
Questa mattina Lukashenko ha presieduto il Consiglio di sicurezza per discutere della “situazione militare e politica nella regione in rapido cambiamento”, sottolineando che “l’emergenza non colpisce la Bielorussia” direttamente, ma Minsk è dalla parte di Mosca nell’operazione in Ucraina.
“Vi partecipiamo. Non lo nascondiamo – ha detto apertamente Lukashenko. – Ma non abbiamo ucciso nessuno, non abbiamo inviato soldati da nessuna parte”, ha affermato, alludendo a un coinvolgimento “limitato”, e, comunque, solo per “impedire che il conflitto si diffonda nel territorio bielorusso” o per prevenire un attacco da parte di Polonia, Lituania o Lettonia, riporta l’agenzia BelTA.
Il presidente bielorusso tuttavia ha escluso una mobilitazione, sul modello di quanto sta avvenendo in Russia.
Secondo Lukashenko, le truppe ucraine hanno dispiegato 15.000 soldati al confine. E dispongono di apparecchiature di sorveglianza che, a volte, violano lo spazio aereo bielorusso.
“Presumibilmente sono molto preoccupati per l’ingresso in guerra della Bielorussia e allo stesso tempo continuano con le provocazioni al confine”, ha detto Lukashenko.
“La Bielorussia è nostro alleato e partner, con cui siamo insieme nello Stato dell’Unione. Nel quadro di questa entità, e nel quadro delle relazioni fra Paesi alleati, vi è una interazione molto stretta”, dice, dal canto suo, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov dopo che il leader bielorusso, Aleksandr Lukashenko, ha genericamente ammesso che il suo Paese partecipa all’operazione militare speciale, senza quindi chiarire la natura di tale partecipazione.