Aborto, lo sdegno del Papa: «Un crimine. Non si ingaggia un killer per risolvere un problema»

28 Nov 2022 16:08 - di Redazione
aborto

Papa Francesco torna a parlare di aborto: «È un crimine», ha detto nell’intervista ad America, rivista dei gesuiti. Ma anche in questo, ha aggiunto, la Chiesa deve mantenere la sua dimensione «pastorale» e non farne una questione «politica». A sostegno delle proprie parole, il pontefice richiama la scienza. «In qualsiasi libro di embriologia – spiega – si dice che poco prima di un mese dal concepimento gli organi e il dna sono già delineati nel minuscolo feto, prima ancora che la madre se ne accorga. Pertanto, c’è un essere umano vivente. E sollevo due domande: è giusto sbarazzarsi di un essere umano per risolvere un problema? Seconda domanda: è giusto assumere un “sicario” per risolvere un problema? Il problema – prosegue Papa Francesco – sorge quando questa realtà dell’uccisione di un essere umano si trasforma in una questione politica».

«Ma sull’aborto la Chiesa non faccia politica»

Si tratta di parole che il vescovo di Roma ha già pronunciato in altre occasioni. Ma questa volta, considerando che parla alla rivista dei gesuiti d’Oltreoceano, è probabile che esse siano indirizzate in particolare modo ai vescovi degli Usa, dove la recente sentenza della Corte Suprema in materia di aborto ha infiammato il dibattito politico e lacerato in profondità la società statunitense. «Quando vedo un problema come questo, che è un crimine, diventare fortemente, intensamente politico – è stata la conclusione di Bergoglio -, c’è un fallimento della pastorale nell’approccio a questo problema».

No al sacerdozio alle donne

Sempre nell’intervista con America, oltre al tema dell’aborto il Papa ha toccato quello, spinoso per i contrasti all’interno della Chiesa, del sacerdozio alle donne. Francesco ha ancora una volta escluso tale possibilità ma, ha aggiunto, il fatto «che la donna non entri nella vita ministeriale non è una privazione». In realtà, ha spiegato Bergoglio, «la donna è di più, assomiglia di più alla Chiesa, che è madre e sposa». E qui ha concluso con un’autocritica. «Credo che troppo spesso abbiamo fallito nella nostra catechesi nello spiegare queste cose. Ci siamo basati troppo sul principio amministrativo per spiegarlo, che a lungo termine non funziona».

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