Ambiente, Barbaro: “Bene Ispra, occorre completare la carta geologica d’Italia”
“Concordiamo con Ispra sulla necessità del completamento della carta geologica d’Italia, uno strumento efficace in grado di farci conoscere, nel dettaglio, il territorio nazionale e il suo sottosuolo al fine di garantire la cura, la gestione e la tutela delle risorse e del nostro patrimonio naturale, oltre che aiutare nella salvaguardia dei cittadini dalle pericolosità geologiche. Proprio per questo è nostro obiettivo che la realizzazione della Carta geologica possa diventare una priorità tecnico-scientifica per il Paese”: così Claudio Barbaro, sottosegretario al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, nel corso di un convegno organizzato dall’Ispra. “La conoscenza del suolo e del sottosuolo rappresenta un passaggio fondamentale per la prevenzione di disastri, per l’individuazione delle risorse idriche, energetiche e minerarie. E anche per la sicurezza nella progettazione di infrastrutture”, ha aggiunto.
Barbaro: “L’aggiornamento della carta è un passaggio fondamentale per la prevenzione dei disastri”
Per Barbaro “dobbiamo consolidare uno strumento di conoscenza che potrà contribuire alla prevenzione di eventi catastrofici e consentire di allineare l’Italia agli altri Paesi Europei che hanno già da molto tempo completato la copertura geologica del loro territorio e avviato la fase di ulteriore aggiornamento”. Come spiegato nel corso del convegno, il progetto, avviato alla fine degli anni Ottanta, prevede la realizzazione di 636 fogli geologici e geotematici: a oggi siamo a circa metà della copertura totale.
A rischio il completamento della carta geologica d’Italia
Senza finanziamenti è a rischio il completamento della Carta geologica d’Italia. A dirlo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) nell’ambito dell’incontro ‘La memoria del territorio a garanzia del futuro: il progetto Carg’ organizzato questa mattina a Roma. Secondo l’Ispra è infatti “a rischio, per assenza di nuovi finanziamenti, il completamento della Carta geologica d’Italia e con essa la conoscenza del suolo e del sottosuolo nazionale, indispensabile per riuscire a contenere i disastri, mettere in sicurezza i territori e procedere ad un’idonea pianificazione urbanistica. Ogni singolo foglio del Carg, realizzato dall’Ispra in collaborazione con le Regioni, le province autonome, le università e il Cnr, contiene la possibilità di ricavare informazioni oggi più che mai preziose relativamente all’individuazione delle risorse idriche ed energetiche a quelle minerarie, dalla descrizione delle aree più idonee allo stoccaggio delle scorie radioattive o alla progettazione di infrastrutture sicure”. Questa conoscenza – spiega l’Ispra – è “al momento solo parziale: per completare il lavoro mancano ancora 300 fogli geologici e quasi tutti i fogli geotematici”.