Bergamo, narcotizzato e ucciso l’imprenditore Angelo Bonomelli: chi sono le quattro persone arrestate

10 Nov 2022 12:28 - di Marta Lima

Lo avevano trovato nel suo suv in un parcheggio pubblico nel comune di Entratico (Bergamo): sul sedile del conducente, accasciato, il corpo esanime. Era Angelo Bonomelli, noto imprenditore bergamasco ottantenne. Nonostante l’assenza di evidenti lesioni sul corpo e una scena che non lasciava presagire a una morte violenta i carabinieri della compagnia di Bergamo avevano avviato un’intensa attività investigativa che ha portato oggi all’arresto di quattro persone accusate di omicidio e rapina in concorso.

Dall’ipotesi del malore alle indagini sul delitto di Angelo Bonomelli

Le indagini hanno avuto inizio la notte dell’8 novembre scorso quando il figlio di Bonomelli Angelo, imprenditore bergamasco, residente a Trescore Balneario (Bergamo), preoccupato dal mancato rientro del padre, aveva sporto denuncia presso la stazione carabinieri di Bergamo principale. Le ricerche avevano consentito già in tarda mattinata di rintracciare il suv. Dopo il ritrovamento del cadavere, i carabinieri si sono concentrati su alcuni aspetti ritenuti anomali: l’assenza di soldi nel portafoglio della vittima, la mancanza del suo telefono cellulare nonché l’assenza dell’orologio in oro, dal quale, secondo quanto riferito dai familiari, non si separava mai.

L’imprenditore voleva rilanciare l’attività di Villa Ortensie

Al termine dell’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, i carabinieri hanno ricostruito la dinamica degli eventi verificatisi il 7 novembre ad Entratico. Nel tardo pomeriggio Bonomelli aveva raggiunto un bar dove aveva appuntamento con un giovane trentatreenne per discutere circa il rilancio sui social delle terme, Villa Ortensie, di sua proprietà site nel comune di Sant’Omobono Terme (Bergamo). I due erano stati poi raggiunti da altre 3 persone, un sessantottenne pensionato e 2 giovani disoccupati di ventitré e ventiquattro anni tra cui una donna, tutti italiani, residenti in provincia di Bergamo, noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. L’imprenditore si era soffermato con loro a chiacchierare all’esterno del bar e a consumare una bevanda offerta da uno dei giovani all’interno della quale era stata disciolta una sostanza degli effetti narcotizzanti.

La trappola del narcotizzante al bar e poi il furto

Trascorsi pochi minuti l’anziano aveva accusato un malore, si era accasciato ed era stato sorretto dai quattro i quali, di peso, lo avevano caricato a bordo del suo suv, parcheggiato a poco distanza dal bar. Due giovani, di cui uno postosi alla guida del suv avevano portato la vittima presso un parcheggio pubblico poco distante, seguiti a breve distanza dagli altri complici a bordo di un’utilitaria. Giunti all’interno del parcheggio, si erano sistemati indisturbati, il corpo della vittima sul sedile del conducente asportando l’orologio d’oro, il cellulare e i contanti.

Alla luce delle evidenze investigative i responsabili sono stati raggiunti presso le loro abitazioni dai militari che hanno recuperato la cassa dell’orologio presso un ‘compro oro’ di Bergamo, dove era stata ricettata parte della refurtiva, e il cellulare trovato ancora nella disponibilità di uno degli indagati. I responsabili sono stati condotti presso la casa circondariale di Bergamo con l’accusa di omicidio e rapina in concorso. La salma è stata trasportata presso l’obitorio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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