Bonaccini: voglio che il Pd sia un partito popolare. Così si schierano governatori e correnti del Pd
Stefano Bonaccini, dopo aver lanciato la sua candidatura, è intervenuto oggi a L’aria che tira su La7, affermando che, anche se i sondaggi lo danno per favorito, “sarebbe presuntuoso pensare che si possa vincere solo perché ci si candida. Andiamo coi piedi per terra. Non contano sondaggi o previsioni conterà il voto degli elettori Pd nelle urne”.
“Voglio rigenerare il Pd – ha affermato ancora – costruire una nuova classe dirigente, far diventare il Pd un partito popolare e mai populista e immaginare di costruire una società migliore”.
“Sono sicuro – ha detto Bonaccini – che potrei conciliare l’attività di presidente dell’Emilia Romagna con quella di segretario del Pd. Ho una squadra in Regione di grandissima qualità”. E infine nega di appartenere a qualche corrente dem: “No. Le correnti per come si sono strutturate, invece di selezionare la classe dirigente migliore, hanno selezionato chi è fedele”.
Con Bonaccini si schiera quella parte del partito che crede nella forza dei territori. “Lorenzo Guerini e la maggior parte della corrente di cui è leader, «Base riformista» – scrive il Corriere – stanno (e non da ora) con il governatore dell’Emilia-Romagna, bene attenti a restare un passo indietro per non intralciare il suo cammino. Anche Matteo Orfini e i suoi non hanno dubbi e puntano le loro carte su Bonaccini. E pure Graziano Delrio è intenzionato a dare una mano. Ma più che a Roma il governatore ha sostenitori nei territori, tra gli amministratori locali. Ieri sia il sindaco di Bergamo Giorgio Gori sia il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani si sono schierati con Bonaccini”.
Chi sta dunque con Elly Schlein? Il segretario uscente Letta la preferirebbe anche se per ora veste i panni dell’arbitro. Con Schlein – avverte ancora il Corriere – ci sono poi i quarantenni, come Marco Furfaro e Brando Benifei. E dicono che anche Anna Ascani sia della partita, benché lei si sia finora guardata bene dall’esprimere una preferenza. Nardella, che ieri ha fatto i suoi auguri a Bonaccini, non si sbilancia. E attendono di capire quale strada imboccare anche i governatori del Sud De Luca ed Emiliano. E qualcuno al Nazareno – chiosa da ultimo il Corriere – nota con ironia che dietro Schlein e Bonaccini si stanno dando battaglia due capicorrente che vengono dalla Dc: Franceschini e Guerini”.