Botte e minacce ai genitori, bastonate allo zio: un minorenne si trasforma in un incubo
Botte, minacce, bastonate a Petrosino, in provincia di Taranto. Un giovane si è trasformato nell’incubo dei genitori e dello zio. Da lui hanno subìto di tutto, per motivi sempre legati ai soldi per acquistare la droga. Dalle prime indiscrezioni trapela che il ragazzo non ha nemmeno 18 anni. Eppure ha terrorizzato tutti coloro che gli erano vicini. Impossibile – anche per i parenti più stretti – tentare una difesa o una reazione.
Dalle botte alle bastonate fino all’arresto
La vicenda ha avuto come finale quello delle manette. I carabinieri di Petrosino, infatti, hanno arrestato il giovane. Deve rispondere alle accuse di maltrattamenti in famiglia, estorsione continuata, lesioni personale. Inoltre, di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Gli uomini in divisa hanno condotto il ragazzo in carcere.
Le aggressioni finalizzate a ottenere il denaro per la droga
Vari strumenti hanno permesso di approfondire le indagini. Innanzitutto i racconti delle vittime e dei testimoni. Poi la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza. Infine, le perquisizioni personali e informatiche. Il tutto ha permesso di documentare le continue estorsioni ai genitori. Il minore le avrebbe messo in atto con aggressioni e minacce per ottenere il denaro necessario all’acquisto della droga.
Lo zio picchiato selvaggiamente con una spranga
Il minorenne – sempre secondo quanto trapela – avrebbe picchiato anche lo zio con le spranghe e a bastonate, insieme a un’altra persone. Ricostruite anche le cessioni di droga ad altre persone, denunciate e segnalate alla Prefettura come assuntori. Dopo le formalità di rito, gli agenti hanno condotto il giovane nell’istituto penale minorile “Malaspina” di Palermo.