Calenda: il Pd con noi non parla invece Meloni accetta il dialogo, un atto di maturità politica
Carlo Calenda si difende dalle critiche di chi lo accusa di flirtare con Giorgia Meloni sulla manovra. «Le cose giuste, come quelle sbagliate, non hanno colore, vorrei migliorare la Finanziaria. Non c’è contraddizione». E respinge, in un’intervista a Repubblica, anche l’accusa di voler riesumare la politica dei due forni di andreottiana memoria.
Calenda: Meloni ha fatto un gesto importante
«In realtà è più semplice di così – afferma – In una fase complicata per il Paese noi ci siamo assunti l’onere di fare una proposta di bilancio strutturata, che poi abbiamo offerto sia alle opposizioni, sia alla maggioranza. Il Pd non ha mai risposto, mentre Meloni dicendo che mi vuole incontrare ha fatto un gesto importante». Il leader del Terzo Polo lo definisce un atto di “maturità politica”. E anche Matteo Renzi è d’accordo: “Bene ha fatto la presidente Meloni ad accogliere la richiesta di Calenda di un incontro, quindi fa molto bene Carlo a portare i capigruppo all’incontro e a ragionare di proposte concrete”.
Calenda ha inoltre l’ambizione di recapitare un messaggio politico a Meloni quando avverrà il fatidico incontro, per il quale la data non è ancora fissata: «Intanto la ringrazierei per averci ascoltato, un atto di maturità politica. Con l’inflazione alle stelle, andiamo incontro a una stagione difficilissima: meno provvedimenti divisivi si fanno, meno tensioni sociali avremo. E poi le direi non dar retta a Salvini e ai suoi ministri».
Doveroso il dialogo tra maggioranza e opposizione
Secondo Calenda è doveroso che l’opposizione dialoghi con il governo per migliorare la legge di bilancio in una fase così delicata. “Il nostro giudizio sulla manovra di governo è negativo ma abbiamo fatto delle proposte alternative che sono a saldi invariati, non con più soldi ma con un diverso uso dei soldi”, ha spiegato giovedì a margine della conferenza stampa a Palazzo Pirelli, a Milano, per presentare il nuovo gruppo consiliare del Terzo Polo in Regione Lombardia.
“In particolare – ha aggiunto Calenda – per quello che concerne la sanità, che è in una condizione disastrosa, il contenimento dei costi dell’energia, attraverso un tetto nazionale al costo delle bollette e del gas, a un diverso impianto vicino a quello del reddito di inclusione per il reddito di cittadinanza, al ripristino per intero di Impresa 4.0. Di queste cose parlerò con Meloni in un’ottica in cui siamo avversari ma non nemici. E quindi si discute e si propone”.