Calenda incontra Meloni: “Colloquio molto positivo, abbiamo trovato un premier preparato”
“Trovate molte aperture da approfondire”. È soddisfatto Carlo Calenda dell’incontro con il premier Giorgia Meloni sulla manovra presentata dal governo. Il leader di Azione, arrivato a Palazzo Chigi insieme a Matteo Renzi, definisce il faccia a faccia un “incontro molto positivo nel merito”. “Abbiamo trovato una controparte molto preparata”, racconta ai cronisti al termine del colloquio, ” la Meloni è molto preparata”.
Incontro Meloni-Calenda, il leader di Azione: ci sono molte aperture
Avversari ma non memici. Il terzo Polo si impegna a non fare ostruzionismo per mandare sotto il Parlamento, anche se non darà la sua fiducia. Nessuna stampella all’esecutivo. Calenda parla di “una collaborazione in Parlamento c’è, perché è nei fatti”. Molto diverso l’atteggiamento di muro contro muro della sinistra e del Pd. Una posizione ideologica che l’ex ministro dem sottolinea quasi con gusto. Tanto da rivelare di aver proposto a Letta di “venire insieme a palazzo Chigi per vedere la Meloni” e di non aver avuto nessuna risposta dal Nazareno.
“Abbiamo trovato un premier molto preparato”
Sul tavolo del vis à vis durato un’ora e mezza (che il leader di Azione ha definito nei giorni scorsi un ‘atto di maturità’ del premier) i contenuti della manovra e le proposte Calenda-Renzi. “Ci sono cose su cui noi assolutamente non siamo d’accordo”, dice il messaggero del terzo polo. “Abbiamo discusso di un’estensione di impresa 4.0. Un tetto al costo del gas al posto dei crediti di imposta. Nel dettaglio abbiamo parlato di un aumento degli stipendi dei sanitari, abbiamo detto che va ripristinata Italia sicura, abbiamo fatto un’analisi della situazione del Pnrr, e chiesto di riproporre il Reddito di cittadinanza come Rei.
“Se la sinistra non scendesse in piazza, saremmo un paese normale”
“Su molte di queste cose abbiamo trovato un’apertura”. In particolare su “come implementare meglio” alcune misure della manovra, spiega. Un certo feeling con il nuovo esecutivo, ispirato a un civile senso di responsabilità, è palpabile nelle parole di Calenda. Che non perde occasione per attaccare la sinistra barricadera e il fronte azzurro. “Se noi facessimo per una volta nella vita una roba normale. Se i partiti di governo, leggi Forza Italia, invece di sabotare Meloni, contribuissero a fare la manovra, e l’opposizione invece di andare in piazza presentasse provvedimenti migliorativi, forse sarebbe un Paese normale. Invece continuiamo a essere un Paese machiavellico di cui non ci capisce niente”.