Covid, l’Aifa: «Circa 140mila sospetti eventi avversi su oltre 140 milioni di dosi di vaccino»
Tra il 27 dicembre 2020, data di avvio della campagna vaccinale anti-Covid, e il 26 settembre 2022, per i vaccini in uso in Italia sono arrivate all’Agenzia italiana del farmaco Aifa quasi 140mila (139.548) segnalazioni di sospetta reazione avversa su un totale di oltre 140 milioni di dosi somministrate (140.689.690), di cui l’81,5% riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Il tasso di segnalazione è di 99 eventi avversi ogni 100mila dosi. È quanto emerge dal 13esimo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19, pubblicato dall’ente regolatorio nazionale.
Covid, Aifa: le segnalazioni di sospetta reazione avversa
I dati raccolti e analizzati riguardano le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete nazionale di farmacovigilanza, e mostrano che le segnalazioni gravi corrispondono al 18,5% del totale, con un tasso di 18 eventi gravi ogni 100mila dosi somministrate, in linea con i precedenti rapporti. Nella nota diffusa dall’Aifa, si ricorda anche che la gravità delle segnalazioni viene definita in base a criteri standardizzati che non sempre coincidono con la reale gravità clinica dell’evento.
Covid, gli eventi avversi segnalati per tutti i vaccini
Gli eventi avversi più segnalati per tutti i vaccini, indipendentemente dalla gravità, sono febbre, cefalea, dolori muscolari/articolari, brividi, disturbi gastro-intestinali, reazioni vegetative, stanchezza, reazione locale o dolore in sede di iniezione. «I dati contenuti in questo rapporto periodico – commenta l’Aifa – sono coerenti rispetto a quelli pubblicati fino a oggi e in linea con le informazioni di sicurezza già discusse a livello europeo».
L’Aifa: dopo la quarta dose meno segnalazioni sospetti eventi avversi
Dal 13esimo Rapporto di farmacovigilanza emerge inoltre che i tassi di segnalazione di sospetta reazione avversa al vaccino anti-Covid sono più bassi dopo la quarta dose. «Nel terzo trimestre del 2022 i tassi di segnalazione» di sospette reazioni avverse «relativi alla prima dose restano più elevati rispetto alle dosi successive», si legge, «e sono notevolmente più bassi dopo la quarta dose (seconda dose booster) per i vaccini per i quali è prevista».
Nel rapporto un accenno anche ai nuovi vaccini adattati: «Al 26 settembre 2022 – si legge nella nota sul report – le vaccinazioni con le formulazioni bivalenti aggiornate alle nuove varianti Omicron erano già iniziate, ma non si registravano segnalazioni di sospette reazioni avverse».