Covid, Meloni al G20: “Non sacrificare la libertà dei cittadini per tutelare la salute”
Parole chiare e inequivocabili quelle che Giorgia Meloni pronuncia, seduta al tavolo ‘presidenziale’ con lo statunitense Joe Biden, il presidente cinese Xi Jinping e il primo ministro indiano Narendra Modi, al G20 di Bali. Parlando, alla sessione Salute del consesso, su quella che è stata la gestione della pandemia da Covid ammonisce: “non sacrificare la libertà dei cittadini per tutelare la salute”.
Giorgia Meloni ha ricordato all’assemblea del G20 che l’Italia ha contributo con 185 milioni al fondo globale per la Salute. Ed ha annunciato: “valutiamo un nuovo aumento”.
“Il Covid-19 non è l’unica malattia che dobbiamo affrontare. A causa della pandemia, negli ultimi due anni potremmo aver trascurato altre emergenze – annota la Meloni nel corso del suo intervento rivolta alla platea dei leader mondiali riuniti alla seconda sessione plenaria “Global Health” al G20 di Bali. – Dobbiamo porvi rimedio. Oggi sono felice di annunciare il nostro nuovo contributo di 185 milioni di euro al Fondo Globale per sconfiggere l’Hiv, la tubercolosi e la malaria. E stiamo valutando la possibilità di un ulteriore aumento del nostro contributo”.
“Con questo nuovo contributo – ha sottolineato la premier italiana, unica donna primo ministro al G20 di Bali – l’Italia avrà donato più di un miliardo e mezzo di dollari al Global Fund.”.
”Siamo – ha rivendicato Giorgia Meloni – tra i primi dieci donatori e continueremo a contribuire alla lotta contro queste tre piaghe”.
D’altra parte, ha ricordato il presidente del Consiglio italiano, “secondo l’Oms la fine dalla pandemia di Covid-19 è in vista, ma le pandemie non sono finite. Al contrario, gli esperti ci avvertono che potrebbero verificarsi più spesso”.
“Il cambiamento climatico, la distruzione dell’ambiente, l’inquinamento e i viaggi frequenti contribuiscono alla diffusione delle malattie. La Presidenza italiana del G20 si è concentrata lo scorso anno sull’approccio olistico One Health. Esso copre tutti gli aspetti dell’assistenza sanitaria, nel senso più ampio possibile, ed è – ha avvertito la premier italiana – l’unica soluzione sostenibile nel lungo termine. Ci renderà anche più preparati per le possibili crisi sanitarie dei prossimi anni. Non possiamo permetterci di essere presi di nuovo alla sprovvista”.
Esordendo nel suo discorso con un vecchio adagio italiano: “la salute è tutto”.
“Preparazione, prevenzione e risposta alle pandemie richiedono risorse, finanziamenti affidabili e una maggiore capacità di mobilitare fondi – ha sottolineato la premier. – A tal fine, la Joint Finance-Health Task Force, co-presieduta da Italia e Indonesia, ha varato un apposito Financial Intermediary Fund. Il Fondo – prevede Giorgia Meloni – dovrebbe diventare pienamente operativo entro la fine dell’anno. Quindici paesi donatori e tre charities si sono già impegnati a donare 1,4 miliardi di dollari. L’Italia è il terzo donatore, dopo Stati Uniti e Commissione europea”