Elezioni di midterm, la Georgia si prepara al ballottaggio, Arizona e Nevada ancora agli spogli

10 Nov 2022 16:01 - di Paolo Lami
Trump

A due giorni dalle conclusioni delle votazioni per le elezioni di Midterm negli Usa, la Georgia si prepara al ballottaggio tra il senatore democratico Raphale Warnock e lo sfidante repubblicano Hershel Walker, dal momento che non si prevede che nessuno dei due raggiungerà il 50% dei voti che potrebbe evitare il ritorno alle urne il prossimo 6 dicembre, come prevede la legge elettorale dello Stato.

Ma non è solo la Georgia a tenere gli americani con il fiato sospeso in una competizione elettorale per le elezioni di midterm tuttora incerta ma che ha dato lustro e visibilità alla nuova stella repubblicana, quel Ron DeSantis, eletto per la seconda volta consecutiva e a furor di popolo governatore della Florida, considerato il più probabile candidato conservatore per la corsa alla Casa Bianca del 2024.

Ci sono altri due Stati su cui è appuntata l’attenzione di tutti e i cui risultati significano molto per il prossimo futuro del Paese.

Restano ancora in sospeso, infatti, i risultati dei duelli per le elezioni di Midterm in Arizona e Nevada, dove continua lo spoglio delle schede. Con circa il 70% delle schede scrutinate, in Arizona il senatore democratico Mark Kelly appera in vantaggio di quasi 5 punti sullo sfidante repubblicano Blake Gates Masters.

Ancora più incerta la situazione in Nevada dove la senatrice in carica, la democratica Cahterine Cortez Masto, è indietro di due punti rispetto al repubblicano Adam Paul Laxalt, con il 79 per cento delle schede scrutinate.

Se i democratici dovessero perdere anche uno solo dei seggi in Arizona e Nevada, allora la battaglia per il controllo del Senato sarà giocata il mese prossimo in Georgia.

Esattamente come accadde nel 2021 quando Warncok e l’altro senatore dem, Jon Ossof, sconfissero al ballottaggio i due repubblicani in carica.

Così nello Stato del profondo Sud, che si conferma essere ormai lo Stato in bilico per eccellenza, andrà in scena nelle prossime settimane una nuova, durissima campagna elettorale.

C’è anche l’ipotesi, comunque, che il ballottaggio in Georgia quest’anno non sia decisivo, nel caso che sia Kelly che Cortez Masto riescano a difendere i loro seggi, e quindi i democratici possano avere già confermata la loro maggioranza al Senato – grazie al voto della vice presidente Kamala Harris – a prescindere dal risultato del 6 dicembre.

Stesso discorso, ma all’opposto, nel caso fossero i repubblicani a conquistare Arizona e Nevada, e quindi la maggioranza con 51 seggi.

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