Ergastolo ostativo, lo ammette anche Ingroia: «Equilibrata la soluzione del governo»

9 Nov 2022 13:15 - di Francesca De Ambra
Ingroia

«Credo che la soluzione adottata dalla Corte costituzionale fosse inevitabile e mi pare una decisione equilibrata. Così come ritengo equilibrato il nuovo decreto Meloni che ha individuato la strada più in equilibrio per salvare l’istituto dell’ergastolo ostativo senza incorrere nell’incostituzionalità. Vedremo cosa deciderà la Cassazione». Queste appena lette sono parole consegnate all’Adnkronos da Antonio Ingroia, già Procuratore aggiunto di Palermo, ora avvocato ed ex-candidato premier nel 2013 (con esiti disastrosi) per  Rivoluzione Civile. Ingroia ha dunque commentato così la decisione della Consulta di rimandare alla Corte di Cassazione l’intero dossier sull’ergastolo ostativo.

Ingroia: «Ora attendiamo la Cassazione»

Ora spetterà alla Suprema Corte, che per prima ha sollevato la questione, a valutare se il decreto-legge Meloni rispetta i criteri stabiliti dalla Consulta stessa nell’aprile 2021. Tuttavia, al di là dei pur rilevantissimi tecnicismi, resta la sostanza politica del fatto. Perché non sfugge a nessuno che le parole di Ingroia, insospettabile di simpatie verso il governo e il suo premier, rappresentano una sorta di bollino di qualità. Non fosse altro che per la doppia veste – ex-magistrato, ora avvocato – che porta il giurista siciliano a valutare la soluzione adottata dall’esecutivo sull’ergastolo ostativo da un duplice punto di vista. Ci sarà da credergli, dunque, se giudica come equilibrata la soluzione adottata.

Contemperate le diverse esigente

Equilibrio tra opposte esigenze come la certezza della pena e il diritto del recluso ad un trattamento carcerario umano. Non va infatti dimenticato che, al di là di quanto hanno affermato da tanti dell’opposizione, la conferma dell’ergastolo ostativo vale esclusivamente per coloro i quali decidono di non collaborare con lo Stato. Vale a dire per quanti non manifestano alcun segno di ravvedimento rispetto al proprio passato criminale. Si tratta di una posizione sempre auspicata da quasi tutte le associazioni antimafia, compresa la magistratura specializzata nella lotta al crimine organizzato. La presa di posizione (non scontata) dell’ex-Dda Ingroia sta lì a dimostrarlo.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *