Fazzolari: «Ai francesi chiediamo solo rispetto. Non possiamo restare nell’illegalità»
La situazione dopo la decisione della Francia di accogliere i migranti ma di bloccare l’accordo sui 3.500 ricollocamenti dall’Italia «non cambierà molto». Ne è convinto Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’attuazione del programma. In un’intervista al Corriere della Sera spiega che «la Francia nel 2022 ha accolto solo 38 ricollocamenti. Ma siamo popoli amici. Ci auguriamo che tutto rientri». «E c’è un punto dirimente: il rispetto della legge italiana, europea e internazionale».
Fazzolari: «L’Ue legittima un comportamento illegale»
Per 234 migranti? «Il problema – risponde – non è la singola nave. Ma il principio: l’Ue, sempre attenta, legittima un comportamento illegale». E quando gli chiedono che la Francia accusa l’Italia di violare le leggi risponde: «Ma secondo quale principio? Le norme dicono che chi ha soccorso naufraghi ha diritto a sbarcare nel porto più vicino che non siamo noi, ma la Tunisia». E poi continua: «Ma perché la Tunisia è affidabile per gli accordi di rimpatrio e non per l’accoglienza? Allora si dice: meglio farli sbarcare nel primo Paese di approdo dell’Ue. Bene, ma non siamo noi: è Malta. Scuse. Le argomentazioni contro di noi giuridicamente non esistono». E le richieste di asilo che si chiedeva di fare a bordo? «Il comandante di una nave è un pubblico ufficiale, può sposare. Perché non può far compilare una richiesta? La verità è che poi il Paese di prima accoglienza sarebbe quello della bandiera della nave».
Fazzolari: ai francesi si chiede “solo rispetto”
Fazzolari poi spiega che ai francesi si chiede «solo rispetto. Non ci si può tenere nell’illegalità perché fa comodo così. È più semplice dire alla propria opinione pubblica che si accolgono migranti entrati in modo legale che illegalmente». E poi ancora: «Si dice che migrare è un diritto. Ma vale solo per chi migra in Italia: tanto che il dossier principale riguarda come fermare gli spostamenti secondari».
«L’Italia vuole immigrati ma regolari»
Ci sono Paesi con quote di immigrati molto più alte, gli chiedono. «Ma con composizione diversa. Dagli sbarchi arrivano per l’80% uomini più un 10% di ragazzi di 16-18 anni e solo il 10% di donne. La Germania ha fatto entrare perlopiù nuclei familiari. L’Italia vuole gli immigrati, ma regolari». Il Corriere gli chiede: lei invoca il «buon senso». In cosa? «Diamo 6 miliardi alla Turchia di Erdogan per bloccare i flussi migratori che attraverso i Balcani arrivano in gran parte in Germania, mentre per tutto il Nordafrica spendiamo solo 500 milioni. Andrebbe riequilibrato». La Francia minaccia ritorsioni: «Non vorrei – conclude – che ci si riferisse ai soldi del Pnrr, quando dice che siamo tra i maggiori beneficiari dell’Ue parla di quello. Come dire: avete quei fondi dovete stare zitti».