FdI propone il 25 marzo “Giornata della vita nascente”. Rauti: valorizziamo la maternità
Culle vuote, da Fratelli d’Italia nuovi strumenti per accendere i riflettori sulla denatalità all’insegna di un cambio di passo culturale. “Di fronte al drammatico tema del crescente andamento del fenomeno nel nostro Paese, non sono sufficienti provvedimenti di tipo economico, pur necessari. Urgono anche segnali forti ed espliciti da parte delle istituzioni. Per valorizzare l’accoglienza di ogni nuova vita, per incoraggiare e sostenere la scelta di diventare genitori”. Di qui la proposta di istituire la ‘Giornata della vita nascente’. Contenuta in un disegno di legge presentato al Senato da Isabella Rauti e Lucio Malan. L’obiettivo è quello di promuovere “la consapevolezza del valore sociale, costituzionalmente riconosciuto, della maternità“.
FdI propone la Giornata della vita nascente
Data prescelta il 25 marzo (giorno nel quale la Chiesa cattolica fa memoria dell’Annunciazione a Maria). “Perché, spiegano il capogruppo di FdI e il sottosegretario alla Difesa, “ha un respiro internazionale”. Infatti già altri Stati nel mondo (Argentina, Cile, Costarica, Ecuador, El Salvador, Filippine, Honduras, Nicaragua, Repubblica Domenicana, Paraguay, Perù e Portorico) hanno istituito una Giornata nazionale dedicata alla vita nascente.
Rauti e Malan: valorizzare la scelta della maternità
“La celebrazione annuale della Giornata – si legge nella relazione che accompagna il ddl – rappresenta “l’occasione, come è per le altre giornate che richiamano l’attenzione su voci importanti della nostra vita civile quotidiana, per far ruotare attorno alla data prescelta manifestazioni pubbliche, cerimonie e incontri di informazione e di riflessione. Anche nelle scuole di ogni ordine e grado. Cogliere l’occasione di dedicare almeno un giorno all’anno –insieme con quelli che lo precedono, come accade per altre ricorrenze– a queste tematiche è un segno importante verso un’azione socio-educativa profonda. Che aiuti le persone a costruire una società di uomini e donne aperti alla vita, alla continuità e alla solidarietà tra generazioni”.