Firenze, FdI attacca Nardella: «I fiorentini possono essere sfrattati, i musulmani no»

10 Nov 2022 13:16 - di Redazione
Firenze FdI

«Apprendiamo che ci sarebbero ben quattro richieste di sfratto per la comunità islamica fiorentina dai fondi di piazza dei Ciompi e che quello esecutivo dovrebbe avvenire tra circa un mese. Perché di fronte a così tante richieste di sfratto il sindaco Nardella non interviene per far rispettare la legge?». Lo dichiarano Francesco Torselli e Alessandro Draghi, capogruppo FdI rispettivamente in Consiglio regionale e a Palazzo Vecchio a Firenze.

Firenze, FdI: «130 famiglie hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni»

«Ci risulta che non faccia lo stesso con i suoi concittadini di altra confessione religiosa, visto che ben 130 famiglie hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni nei primi nove mesi dell’anno. A quanto pare un fiorentino sotto un ponte è accettabile, mentre un musulmano deve assolutamente avere un tetto sotto cui pregare».

Sulla questione del centro islamico di piazza Ciompi

I due esponenti di FdI spiegano che «da decenni la questione del centro islamico di piazza dei Ciompi non trova una soluzione. O meglio, la sinistra al governo della città non vuole assumersi la responsabilità di trovarne una. E’ inutile che il Pd continui a fare il paladino dell’accoglienza e dell’interculturalità, nessun fiorentino sarebbe felice di avere un centro islamico o una moschea sotto casa. Chi amministra Firenze lo sa bene, e Nardella – così come i suoi predecessori – preferisce procrastinare qualsiasi decisione e mantenere una situazione di palese illegalità».

«La situazione in piazza dei Ciompi è insostenibile»

«Eppure – continuano Torselli e Draghi – che la situazione in piazza dei Ciompi sia insostenibile è chiaro a tutti. Negli anni, attorno al luogo di culto per esempio in Borgo Allegri, ci sono stati diversi episodi di abusivismo e non dimentichiamoci che quella piazza non è vivibile nelle ore di preghiera. Altroché accoglienza e interculturalità, qui si sta facendo esattamente l’opposto da oltre vent’anni obbligando fiorentini e musulmani a una convivenza indecente».

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