Foti: “L’Italia non può diventare l’hotspot di tutta Europa. Meloni tutela l’interesse nazionale”

13 Nov 2022 11:58 - di Carlo Marini
Tommaso Foti

“Dalla difesa all’energia, l’Europa ha perso troppe occasioni”: lo dichiara in un’intervista al Tempo Tommaso Foti. Intervistato da Daniele Di Maio, il neo capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera evidenzia le contraddizioni dell’Unione europea, a partire dal diritto di veto, istituto ormai ritenuto obsoleto.

Per Foti, “bisogna distinguere tra migranti economici e profughi. I primi vanno accolti e nessuno lo mette in discussione. Sui secondi bisogna rivedere tutto, perché l’Italia non può diventare l’hotspot dell’Ue. Bruxelles in questi anni ha perso troppe occasioni: sicurezza comune, politica energetica, politica estera. Gli Stati membri si muovono in ordine sparso”. “Se l’Italia si irrigidisce – prosegue – sui migranti nascono polemiche che durano settimane, se Germania e Olanda sono contrarie al tetto al prezzo del gas perseguono legittimamente la loro politica energetica e tutelano le proprie esigenze. Loro possono tutelare l’interesse nazionale e noi no? O siamo tutti legittimati a farlo o abbiamo torto tutti. In Europa c’è chi può dire sempre di no. Anche il diritto di veto, con un Unione di 27 Paesi, non ha più senso perché porta solo a soluzioni di compromesso”, osserva Foti.

Foti: “Non scassare i conti pubblici”

Sul capitolo economia, Foti ricorda che le sigle sindacali hanno apprezzato il metodo di lavoro proposto dal presidente del Consiglio, ma la situazione ereditata dal governo Draghi non è delle più floride. “Dal 2018 a oggi – dice infatti il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia – il debito pubblico è aumentato di 400 miliardi. E questo ci dà poche possibilità di manovra. L’unica soluzione è spingere il Pil verso l’alto e non finire nella stagnazione europea che potrebbe manifestarsi nel primo semestre del prossimo anno”.

Non possiamo permetterci azzardi, ci vuole poco per scassare i conti pubblici. Non c’è un solo indice che dica che il 2023 sarà un anno facile, nonostante l’Italia sia posizionata meglio del previsto. Nella legge di Bilancio daremo dei segnali chiari, ma non possiamo far finta di nulla. Tutte le risorse andranno per contenere il caro-bollette, il resto dovremo farlo con compensazioni”.

 

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