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Gli immigrati italiani come i migranti di Catania: bufera sul tweet di Vianello. Il Pd lo difende

Gli immigrati italiani come i migranti di Catania: bufera sul tweet di Vianello. Il Pd lo difende

Politica - di Sara De Vico - 8 Novembre 2022 - AGGIORNATO 8 Novembre 2022 alle 18:49

Non si smorza il “caso Vianello” con la Lega che rilancia la storica crociata contro il canone Rai. E la sinistra, Pd in testa, che difende come un sol uomo il direttore dei giornali radio Rai finito nel mirino per un tweet. Che equipara l’emigrazione dei nostri nonni con l’immigrazione clandestina selvaggia dei nostri tempi. Nel bel mezzo del processo dell’opposizione al governo Meloni per la scelta degli sbarchi selettivi a Catania, Andrea Vianello si fa notare sui social per un cinguettìo polemico. Il giornalista posta sul suo profilo Twitter una foto storica di emigranti italiani. Accompagnata dalla frase: “Quando sulle navi c’eravamo noi”. Molti utenti non hanno gradito la similitudine. “Però gli italiani andavano a lavorare e in regola. Non a spacciare e a delinquere”, si legge in uno dei tanti commenti indignati. Vianello insiste e risponde: “E infatti Al Capone era un droghiere”.

Immigrazione, l’attacco leghista al tweet di Andrea Vianello

L’attacco più pesante viene dall’account Twitter ufficiale della Lega. Che riposta foto e tweet di Vianello e scrive: “Questo signore, così obiettivo e super partes, è il direttore di Radio Uno Rai e dei Giornali Radio Rai, pagato centinaia di migliaia di euro da tutti i cittadini italiani. Stop canone Rai”. Apriti cielo. Il Partito democratico si tuffa sull’onda della polemica. Apre le danze il segretario Enrico Letta per il quale il tweet di Vianello “è inattaccabile, ricorda la pura verità”. I massimi vertici del Nazareno si mobilitano contro il ‘vergognoso’ e oltraggioso attacco del Carroccio.

Il Pd difende il giornalista Rai: ha ragione lui

Per Simona Malpezzi, capogruppo dem al Senato il giornalista “ha semplicemente ricordato che siamo stati un popolo di migranti. L’attacco scomposto della Lega a lui e alla Rai dimostra la volontà di zittire bravi professionisti del servizio pubblico”. Identica la difesa di Francesco Verducci. “Vianello ha ricordato esattamente quel che è stato e quel che è. E quel che tutti sanno: il popolo italiano è un popolo di migranti. Abbiamo dovuto subire, da migranti, vessazioni e discriminazioni feroci. Anche per questo la nostra Costituzione è fondata sui valori di inclusione sociale e solidarietà”. Morale: l’attacco della destra contro Andrea Vianello è vergognoso. E giù denunce di bavaglio e censura.

Fratoianni: a quando l’olio di ricino?

“Si vuole deliberatamente colpire una voce libera. Un professionista di riconosciuto valore che fa del pluralismo la sua cifra deontologica, come sempre ha dimostrato”. Si spinge oltre il compagno Nicola Fratoianni. Che si chiede “A quando l’olio di ricino ai giornalisti scomodi?”. E chiede a Matteo Salvini “di far cancellare questa infamia” dall’account della Lega. Di parere ben diverso Francesco Storace che non ha gradito il cinguettìo offensivo di Vianello. “Siamo al dileggio di generazioni oneste che emigravano per lavorare. Li vuole mettere a confronto con clandestini che arrivano da noi grazie agli scafisti e alle Ong”.

 

 

 

 

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di Sara De Vico - 8 Novembre 2022