“Ha sostenuto le proteste”, arrestato calciatore in Iran: crescono i timori per i nazionali in Qatar
Voria Ghafouri, ex calciatore della nazionale e attuale difensore del Khuzestan Steel Club, è stato arrestato in Iran alla fine degli allenamenti per aver “insultato” il regime e “propaganda contro lo Stato” sostenendo le proteste in corso in Iran da metà settembre a seguito della morte della 22enne curda Mahsa Amini deceduta lo scorso 16 settembre a Teheran, dopo l’arresto da parte della polizia morale per aver indossato il velo in modo non corretto.
Secondo l’agenzia di stampa “Borna“, affiliata al ministero dello Sport e della Gioventù della Repubblica islamica dell’Iran, Ghafouri è stato arrestato con l’accusa di “insulto e distruzione della nazionale di calcio e propaganda contro il governo”. Ghafouri è originario della provincia del Kurdistan e in questi mesi ha mostrato più volte sostegno alle proteste in corso nel Paese e ha militato nella nazionale di calcio dell’Iran fino al 2019.
Iran, il calciatore Voria Ghafouri non era stato convocato dalla Nazionale
L’arresto di Ghafouri giunge mentre ai Mondiali di calcio in corso in Qatar, lo scorso 21 novembre durante la partita d’esordio contro l’Inghilterra, i giocatori della nazionale non hanno cantato l’inno in solidarieta’ con le proteste in corso nel Paese. Alla vigilia della partita contro l’Inghilterra, il capitano della nazionale di calcio dell’Iran, Ehsan Hajsafi, ha espresso pubblicamente solidarieta’ con le manifestazioni nel Paese represse nel sangue dalle forze di sicurezza iraniane. Sempre lo scorso 21 novembre a Doha, alcuni spettatori hanno scandito slogan contro la Repubblica islamica iraniana, e in particolare contro la guida suprema di Teheran, l’ayatollah Ali Khamenei, davanti allo stadio dove si è disputata la partita di calcio tra le nazionali di Inghilterra e Iran, terminata con la vittoria degli inglesi per 6 a 2, la peggior sconfitta di sempre per la nazionale iraniana.
L’arresto turba il ritiro dei nazionali in Qatar
“Morte a Khamenei”, “Donna, vita, liberta'” e “Liberta’ per l’Iran” sono alcuni dei cori cantati oggi da diversi tifosi iraniani dopo la partita, secondo quanto riferisce la versione in lingua farsi dell’emittente televisiva britannica “Bbc“. Alcune donne, peraltro, affermano che in Qatar ci sarebbero simpatizzanti iraniani pagati inviati dal regime iraniano.
L’arresto di Ghafouri arriva a turbare anche il ritiro della nazionale iraniana, alla vigilia della partita con il Galles. Il timore degli osservatori internazionali è che al loro ritorno in patria i nazionali iraniani, in particolare il loro capitano che ha pubblicamente parteggiato per i manifestanti, possano ricevere una punizione “esemplare”.