Il fango di Giannini e Saviano: sulla Rai Fazio schiera il plotone anti Meloni. Il web li massacra

7 Nov 2022 16:29 - di Alberto Consoli
Fazio Giannini

Ancora una volta dal servizio pubblico tocca assistere alla propaganda anti Meloni e al fango gratuito sul governo e sul ministro degli Interni. Fabio Fazio a “Che Tempo che fa” su Rai 3  schiera come “avanguardie” Massimo Giannini e Roberto Saviano. Sulla seconda linea  Fiorenza Sarzanini e Claudio Cerasa, Marco Damilano. Sul fronte satirico la solita Littizzetto. Un plotone “d’esecuzione”. Il filo conduttore è uno: bersagliare il governo Meloni in tema di migranti, di Europa, di sanità, di norme sui rave party. Ogni ospite ha il suo spazio, senza contraddittorio. Fazio annuisce con tutti. L’intervento più grave di tutti è, al solito, quello di Massimo Giannini. Per lui saltare dalla 7 alla Rai è un gioco da ragazzi: stesso furore, stessa “disinformatia”.

Da Fabio Faziio Giannini paragona gli sbarchi ai treni degli ebrei

Il direttore della Stampa interviene sulla querelle dello sbarco dei migranti dalla Humanity 1 nel porto di Catania. Come è noto, il Viminale ha dato l’indicazione di far sbarcare donne, bambini e tutti coloro che necessitano di assitenza. A bordo sono rimasti 35 migranti. Ed è su questo punto che Giannini lancia  contro Piantedosi, il titolare del Viminiale, un paragone delirante: “Queste scene che hanno dato via a uno sbarco selettivo ricordano quelle di cui ha parlato spesso Liliana Segre, vissute da lei in prima persona”. Insomma, Giannini paragona le operazioni di sbarco del porto di Catania all’arrivo dei treni con gli ebrei deportati nei lager nazisti. Un’enormità che non può passare sulla tv pubblica. Eppure così è accaduto nel fine settimana.

Su twitter esplode la polemica contro Fazio: Non siete capaci di obiettività

Il popolo social è insorto: “Invitare giornalisti non di sinistra a fare dibattito, no?”. Scrive un altro utente sintonizzato su Rai 3: “Ormai sempre di più tele PD..mi piace solo vedere quelle facce rosicate di chi non sa accettare la sconfitta elettorale!”, scrive un altro utente twitter. Un altro utente,attento spettatore di Che tempo che fa, scrive: “Da quando ha vinto Meloni, Fazio ha iniziato un attacco politico forsennato schierando ogni settimana personaggi di sinistra che senza alcun dibattito pontificano”. Eh già. Come quando tutti strillano che le priorità non erano i migranti e i rave party, ma le bollette. “Qual è il ruolo del giornalista nella contesa politica? – interviene un altro spettatore sui social- . Informare con obiettività. Giannini non ne è capace visto che insistere su quale dovrebbero essere le priorità del governo (bollette) è malafede. Quando ogni iniziativa dipendeva dagli esiti degli incontri in Europa “. Tema infatti sul quale il premier è intervenuto. E’ la disinformatia, bellezza.

Cerasa a “Che tempo che fa”: la destra ha un passato tossico

Interviene poi il direttore Claudio Cerasa del Foglio, che a proposito della destra dimostra sempre uno snobbismo: “Parlare di Europa, per il governo, significherebbe dover ammettere che l’unica speranza che oggi ha il governo di destra, con un passato nazionalista, per avere successo, è essere incoerente con il proprio passato tossico“. Un eloquio un po’ irriguardoso. Poi assistiamo alla propaganda immigrazionista di Saviano al quale rispondono gli utenti: “Caro Saviano non ricordo come fosse arrivato l’attentatore di Berlino, me lo puoi rammentare?”, scrive un ragazzo, rammentando come spesso l’integralismo islamico si sia servito dell’immigrazione.

 

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