Il ministro Lollobrigida: «Farò di tutto in ogni sede per contrastare il cibo artificiale»
La diffusione del cibo sintetico è «un problema e un pericolo gravissimo. Desidero sgombrare il campo da equivoci: il governo è contrario al cibo artificiale. Come ministro dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste, è mia ferma intenzione quella di contrastare in ogni sede questo tipo di produzione, che rischia di spazzare il legame millenario tra agricoltura e cibo». Lo afferma Francesco Lollobrigida, intervenendo al question time del Senato. «Il nostro Paese sarà in prima linea per difendere il cibo naturale», assicura. «Ritengo che il cibo sintetico rappresenti un mezzo pericoloso» che potrebbe «distruggere ogni legame del cibo con la produzione agricola, diversi settori, cancellando ogni distinzione alimentare e proponendo un’unica dieta omologata, con gravissime ricadute sociali sui piccoli agricoltori».
Lollobrigida: «Tutelare il comparto cerearicolo»
Il ministro poi garantisce che «il governo intende tutelare fortemente il comparto cerearicolo. Per valorizzare e rafforzare la produzione è mia intenzione realizzare un piano complessivo di sostegno al comparto cereali nazionale, che promuova il progressivo miglioramento della filiera per una produzione di qualità sempre maggiore». «Sarà necessario rafforzare gli strumenti dei contrati di filiera, per contrastare le speculazioni, e distretti del cibo, fornendo incentivi per le aziende».
«Per favorire il miglioramento qualitativo del grano italiano» il ministro annuncia che saranno supportate le filiere di stoccaggio, «mediante l’ammodernamento delle e strutture», e sostenuta la transizione, «attraverso tecniche di agricoltura di precisione».
Inoltre «proporremo di incrementare le risorse destinate al fondo, per gli anni 2023-2025, con disposizioni da inserire nella legge bilancio», prosegue Lollobrigida. «Occorre sostenere l’aggregazione e l’organizzazione economica dei coltivatori di grano duro e dell’intera filiera produttiva». Inoltre «vanno valorizzati i contratti di filiera del comparto e migliorata la qualità del grano duro attraverso l’uso di sementi certificati».
Monitorata la diffusione della brucellosi negli allevanti di bufale
Il ministro Lollobrigida, poi durante il suo intervento al question time ha inoltre assicurato che «la diffusione della brucellosi e della tubercolosi negli allevamenti di bufale è costantemente monitorata dai nostri uffici». «Ho già scritto – ha detto – al ministero della Salute, alle istituzioni locali e alle associazioni di categoria per confermare la volontà di implementare l’attività di raccordo operativo e coordinato». Il coordinamento è finalizzato a «definire gli strumenti per affrontare in modo efficace le problematiche in oggetto, nonché ad individuare le modalità accelerate di erogazione di misure di sostegno per il mancato reddito a favore delle aziende che hanno subito forti abbattimenti», ha spiegato il ministro. Il consumo della mozzarella di bufala «non prevede alcun pericolo per coloro che intendono comprare e assaggiare questo grande prodotto italiano».