Immigrati, Sinistra italiana scatenata contro ‘le balle’ della destra. Ma la difesa delle Ong è un autogol
L’accoglienza senza se e senza ma spalancando i porti italiani agli immigrati, non importa con quale prospettiva di vita, resta la stella polare di Sinistra italiana. Così Fratoianni e compagni sfoderano sui social una campagna dal sapore militante contro le ‘balle’ della destra sull’immigrazione. Come se non bastassero i giornaloni progressisti ad accusare il governo Meloni di ‘disumanità”. E a fare il tifo per Macron nello strappo che si è consumato con la vicenda della Ocean Viking.
Sinistra italiana scatenata contro le “balle della destra”
“Un Mare di Bugie, tutte le menzogne del governo della destra sull’immigrazione, spiegate e smontate una ad una”. È lo slogan che corre sulla rete per aprire gli occhi agli italiani accecati dalla disinformazione. Seguito da un decalogo, quasi un compitino scolastico, delle presunte bugie del pericoloso governo Meloni. Accusato, tra le righe, di razzismo e xenofobia. Guai a chiedere una redistribuzione equa tra gli Stati europei. Ancora peggio pretendere da Bruxelles un impegno che non abbandoni al suo destino l’Italia. Che per la sua posizione di avamposto nel Mediterraneo è costretta a reggere l’urto dei flussi di massa destinati destinati a non fermarsi. Guai ad attaccare il business degli schiavi che arricchisce gli scafisti con la complicità di ‘alcune’ solerti Ong che scorrazzano per il Mediterraneo in cerca di naufraghi. Peggio ancora lavorare a intese con gli Stati nordafricani per impedire le partenze all’origine. Tutta propaganda, secondo Sinistra italiana. Arsa dal sacro furore della verità nascosta finisce per inciampare in macroscopici errori.
Sui social la campagna di Fratoianni a difesa delle Ong
“È ora di dire basta alle falsità, alla disumanità, allo sviare l’attenzione pubblica dai problemi reali del Paese”, dicono. E propongono in alternativa la favola dei corridoi umanitari, falliti nei fatti. Il primo punto contestato riguarda il coordinamento del soccorso in mare. Che è materia dello stato di bandiera dell’imbarcazione, come ha ribadito il ministro Piantedosi. È falso si sostiene. Il soccorso, dicono, spetta allo Stato più vicino. Tesi negata anche dai più incalliti oppositori del governo. Tutto il decalogo è improntato alla strenua difesa delle Ong. Non sarebbe vero, per esempio, che le meritorie organizzazioni non mettono lo Stato italiano a conoscenza delle operazioni di salvataggio. Non è vero che spingono più persone a partire. Tesi invece confermata in queste ore da Frontex, l’Agenzia europea di vigilanza dei confini che in un documento riservato dimostra che senza le navi delle Ong molti migranti non si imbarcherebbero per l’Italia. Non è vero che ‘arrivano tutti in Italia”, prosegue il decalogo delle bugie della destra. E, soprattutto, non è vero – si legge – che le Ong si accordano con i trafficanti di esseri umani. Per Sinistra italiana, in barba alle inchieste, alle registrazioni a bordo, alle ricostruzioni, è una “notizia priva di qualsiasi fondamento”. Insomma un mare di bugie. Alle quali però un italiano su quattro crede. Tutti bugiardi?