In quattro aggrediscono la capotreno e tentano di entrare nella cabina di guida per fare video
Violenza sul treno partito da Milano Centrale e diretto a Rimini. Quattro giovani hanno aggredito la capotreno, cercando di irrompere nella cabina di guida per fare un video col telefonino. La denuncia arriva dalla segreteria regionale del sindacato Slm-Fast/Confsal.
La capotreno chiede il pagamento ai giovani
I giovani erano saliti col biglietto del bus a Milano Lambrate. Il controllore li aveva sorpresi e loro avevano detto che sarebbero scesi alla successiva stazione di Milano Rogoredo, come effettivamente hanno fatto. Poi però erano risaliti di nascosto e la capotreno li aveva intercettati all’altezza di Lodi. A quel punto ha chiesto il pagamento, ma i giovani non ne hanno voluto sapere. La capotreno, allora, ha chiesto le generalità per emettere il verbale, ma loro hanno opposto l’ennesimo rifiuto.
L’irruzione nella cabina di guida
La capotreno ha chiamato le forze dell’ordine per un intervento alla successiva fermata di Piacenza. E si è scatenata la prima violenza. I quattro giovani l’hanno spinta con forza, colpendola al seno per fuggire. Una volta arrivati a Piacenza, sembravano avessero deciso di andarsene. e sembrano andarsene. La capotreno intanto era entrata nella cabina di guida per medicarsi. E ha avuto una brutta sorpresa. I giovani hanno fatto irruzione riprendendo col telefonino sia la donna che la macchinista.
La fuga del gruppo “armato” di smartphone
Quest’ultima ha ridotto la velocità a 30 km/h mentre la capotreno opponeva resistenza. Le altre colleghe hanno avvertito la Polfer. Alla stazione di Reggio Emilia, una volta aperte le porte, i giovani sono scappati continuando a filmare con lo smartphone. Il treno è ripartito con sessanta minuti di ritardo, mentre la capotreno ha ricevut cure mediche (a fine servizio) riportando una prognosi di otto giorni.