Ischia, salvato un cane rimasto bloccato in auto per tre giorni: il padrone travolto dalla frana

28 Nov 2022 14:30 - di Sara Gentile
Ischia

Il suo padroncino è stato ucciso dalla frana che sabato mattina ha travolto Casamicciola a Ischia. Il piccolo meticcio è rimasto bloccato per tre giorni nell’auto trascinata dai detriti per decine di metri. Ma poche ore fa l’animale è stato salvato, non senza difficoltà, dai volontari della Protezione civile.

Ischia, il cane liberato dai volontari della Protezione civile

«Non è stato facile avvicinare il cane, particolarmente aggressivo perché rimasto chiuso in auto per tre giorni», racconta all’Adnkronos la dirigente della Protezione civile Campania, Claudia Campobasso. «Ma ci siamo riusciti», aggiunge. Quando è stato fatto uscire dall’abitacolo dell’auto il cane mordeva ed era aggressivo e non faceva avvicinare nessuno. «Era rimasto chiuso per 72 ore in macchina – dice ancora la dirigente – e forse gli mancava anche il suo padrone».

«Costretti a chiamare i veterinari»

«Siamo stati costretti a chiamare dei veterinari – spiega Gianni Capuano, volontario della Protezione civile – Che lo hanno sedato. Intanto è stato sistemato in un recinto sistemato dai volontari”. Ad accorgersi del cane sono stati i vigili del fuoco che stavano eseguendo dei controlli nella zona travolta dal fiume di fango. C’è già una persona che è disposta ad occuparsi del meticcio rimasto senza padrone. Una piccola storia a lieto fine in una vicenda tragica, piena di dolore.

Ischia, l’appello dei geologi ambientali

Intanto i geologi ambientali lanciano l’appello: «Insegnare a scuola norme comportamento in caso alluvioni o frane». «Non è possibile che nel 2022, la popolazione non sappia cosa fare in caso di un’alluvione e di frane. Lo abbiamo visto anche nei recenti eventi. Persone che sono scese nei garage, persone che erano nelle auto, sui ponti, nei sottopassaggi. Quando viene diramata un’allerta meteo è necessario prestare attenzione. Bisogna rafforzare la legge di ritorno dell’Educazione civica nelle scuole. E’ necessario che il Programma ministeriale preveda precisamente l’Educazione ambientale». Lo afferma Antonello Fiore, presidente nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale.

«È fondamentale insegnare le norme comportamentali»

«Viviamo – aggiunge – in un Paese bello, ma nel terzo Paese al mondo per rischio sismico e comunque in un territorio ad elevato dissesto idrogeologico. E’ fondamentale insegnare le norme comportamentali. Il bambino, il ragazzo spesso si rende portavoce in famiglia. Dobbiamo arrivare a tutti con una formazione obbligatoria nell’ambito dei programmi scolastici».

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