La “manina” della Gelmini dietro l’uscita della Moratti dal centrodestra: la bomba di Dagospia

10 Nov 2022 18:03 - di Adriana De Conto
Gelmini Moratti

Zitta zitta, Mariastella Gelmini è l’eminenza grigia che si celerebbe  dietro il voltafaccia di Letizia Moratti al centrodestra e il suo approdo al Terzo Polo. La vendetta di “Mary Star” come Dagospia definisce l’ex ministra di Berlusconi, sarebbe “in azione”, è il caso di dire. E’ lei che starebbe facendo terra bruciata a Forza Italia in Lombardia, operando una vera e propria campagna acquisti per strappare pezzi pregiati nel partito milanese. Per farli transitare alla corte di Calenda e Renzi per le regionali lombarde. E’ il sito di Dagostino a lanciare questo retroscena.

Gelmini e Ronzulli: “la vendetta dello Xanax”

Libero riprende l’indiscrezione e la definisce “vendetta dello Xanax”, in ricordo dell’ormai celebre botta e risposta tra la Gelmini e la Ronzulli a Palazzo Madama lo scorso luglio. La capogruppo di FI aveva “consigliato” all’ormai ex berlusconiana di prendersi il famoso ansiolitico per placarsi. “Mary Star – scrive Dagoreport-  non solo non ha toccato alcun ansiolitico; ma, in silenzio e pazientemente, ha tessuto, una per una, tutte le fila che portano all’uscita di Letizia Moratti dal centrodestra e alla sua candidatura con il Terzo Polo per le regionali della Lombardia del 2023″. Del resto Gelmini conosce bene il territorio, ha legami ben saldi maturati da anni nelle fila di FI, che ora si accingerebbe a “portare in dote” al Terzo Polo.

Dietro l’addio della Moratti al centrodestra, il tocco della Gelmini

Gelmini si muove in maniera felpata. “Da tempo è impegnata in una serrata campagna acquisti che ha portato all’ingresso nella squadra di Lady Moratti, dell’ex assessore regionale Alessandro Mattinzoli e dell’ex deputata azzurra di Mantova, Anna Lisa Baroni“. E come un Dg di una squadra di football avrebbe in canna altri acquisti, secondo Dago: “l’ingresso in squadra di Raffaele Volpi, ex leghista già presidente del Copasir. Questa sua capacità di “Azione” è stata apprezzata in particolar modo da Renzi. “Forse troppo” mormorano da Montecitorio (Maria Elena Boschi) e da Palazzo Madama (Raffaella Paita)”.

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