L’acidità della Serracchiani contro il premier: “Meloni va in Europa con le gomme sgonfie”
Non paga della figuraccia fatta alla Camera sulle donne “un passo indietro agli uomini”, Debora Serracchiani getta ancora veleno, o almeno tenta, sul premier Meloni. Prende di mira il viaggio del presidente del consiglio a Bruxelles. Evidentemente le figuracce fanno montare la testa. Ieri imperiosamente gridava al governo di ritirare subito la norma anti-rave. Oggi pontifica dai microfoni di Start su Sky Tg24, ventilando che Meloni abbia un compito “facilitato”. “Meloni non parte da zero. Arriva in un contesto in cui la strada è stata preparata da Mario Draghi”. Si consola così la capogruppo del Pd alla Camera, denigrando e sminuendo un avversario per lei probabilmente inarribabile. Il veleno sa molto di acidità. Come quando a scuola si accusa il più bravo di avere copiato…Il dibattito a sinistra è a questo livello.
Da Serracchiani prosopea e acidità contro il premier Meloni
La Serracchiani parla così dell’imminente viaggio di Giorgia Meloni a Bruxelles. Con una punta di acidità. Come se non fosse il nome dell’Italia tutta ad essere rappresentata dal presidente del Consiglio. Che infatti, incontrerà a breve i presidenti di Commissione, Parlamento e Consiglio Ue, ovvero Ursula von der Leyen, Roberta Metsola e Charles Michel. Intervenendo su Sky Tg24, la capogruppo Pd alla Camera ha insistito, definendo un qualche modo il lavoro che dovrà fare la Meloni, più facile – a suo dire – per via del suo predecessore, Mario Draghi.
Serracchiani straparla: “Meloni ha avuto il compito facilitato da Draghi”
All’acidità si aggiunge poi la prosopopea della sinistra: “Ora deve raccogliere i frutti di quel lavoro – ha intimato la Serracchiani riferendosi alla Meloni e all’ex premier- . Evitando magari di mettere in discussione Pnrr o posizioni che ormai in Europa sono acquisite”. Peccato che il presidente del Consiglio non possa ascoltarla, visto che ha cose più impegnative della Serracchiani di cui occuparsi in queste ore. Altrimenti, con un’altra osservazioni delle sue, l’avrebbe messa in riga, come accaduto alla Camera. Secondo il capogruppo Pd inoltre, oggi l’Italia non si presenterà nel migliore dei modi a Bruxelles: “Certo andiamo con le gomme un pò sgonfie visto che abbiamo rinviato Cartabia e rigassificatori”. Altra osservazine acida al primo decreto del governo con cui sono stati decisi questi rinvii. Solo a sinistra possono concepire la denigrazione del premier mentre è in viaggio a giocarsi una partita decisiva per l’Italia tutta.
La Serracchiani non era paga della figuraccia alla Camera…
“Ci sono tanti nodi”, dice con il tono di chi fa una scoperta essenziale. Credo che Meloni li debba sciogliere e anche velocemente. Perchè è importate essere legati a un contesto europeo in cui dobbiamo andare avanti con le riforme. I rallentamenti con ci rassicurano“. La differenza è tutta qui. Mentre le donne di sinistra enunciano i problemi, che sono più o meno gravi a seconda del premier nominato; c’è chi a destra ha studiano e molto, da tempo anziché baloccarsi nella denigrazione dell’avversario. Molte donne di sinistra hanno plaudito e “invidiato” l’esempio di Giorgia Meloni nel suo percorso politico. A sinistra sembra che le esponenti femminili stiano facendo il passo del gambero…