L’assurdo caso degli Uffizi chiusi per il ponte, Sangiuliano al direttore: «Fatto gravissimo. Chiarisca»
Un danno economico e di immagine, rispetto al quale il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano chiede chiarimenti. Il fatto che lunedì gli Uffizi fossero chiusi ha destato sconcerto non solo fra i turisti che a migliaia hanno invaso Firenze, trovando sbarrate le porte del più importante museo cittadino e uno dei maggiori in Italia e nel mondo, ma anche a Roma, da dove ora il ministro chiede conto al direttore, Eike Schmidt, della decisione di regolarsi come se il 31 ottobre fosse stato un normale lunedì, giorno abituale di chiusura, e non un prefestivo nel bel mezzo di un ponte.
Sangiuliano scrive al direttore degli Uffizi: «Fatto gravissimo. Chiarisca»
Sangiuliano ha scritto a Schmidt. «Gentile Direttore, ho appreso dagli organi di stampa che nella giornata di lunedì 31 ottobre le Gallerie degli Uffizi sarebbero rimaste chiuse impedendo così a migliaia di visitatori di poterle visitare durante il ponte di Ognissanti. Mi risulta – si legge nella lettera del ministro al direttore degli Uffizi – che in circostanze analoghe altri musei e gli stessi Uffizi abbiano anticipatamente modificato la normale giornata di chiusura settimanale proprio per evitare disagi a visitatori e turisti». «Le chiedo – prosegue Sangiuliano – se questa ricostruzione risponda al vero. Se così fosse, e lo riterrei gravissimo, vorrei sapere come mai in questa circostanza non si sia proceduto come nel passato. Non sfugge alla Sua intelligenza che una chiusura di questo tipo, oltre a costituire una perdita di introiti, rappresenti un danno di immagine per le Gallerie degli Uffizi e – conclude il ministro – per l’intero Sistema museale nazionale».
La risposta di Schimdt: «Concordo con Sangiuliano. Il problema è la carenza di personale»
«Ringrazio il ministro Gennaro Sangiuliano per essere con grande schiettezza subito intervenuto sul tema forse più critico in questo delicato momento per il settore dei musei statali: quello della carenza di personale. Da anni, come direttore degli Uffizi, chiedo rinforzi al ministero, perché l’assunzione delle risorse umane non è competenza dei singoli musei dotati da parziale autonomia, bensì degli uffici centrali del Ministero», ha risposto con una nota Schimdt, sottolineando di trovare anche lui «gravissimo che gli Uffizi e la Galleria dell’Accademia sono rimasti chiusi lunedì, e il Bargello addirittura martedì 1 novembre, per lo stesso serio motivo, che è la grave carenza del personale nelle strutture museali statali». «In questi ultimi anni abbiamo ripetutamente mandato relazioni su questa tematica al superiore Ministero, ma il problema si è sempre aggravato», ha spiegato il direttore degli Uffizi, aggiungendo che «manderò una relazione estesa al signor ministro».
Uffizi chiusi, il botta e risposta tra la direzione e Opera, la società concessionaria dei servizi aggiuntivi
La direzione degli Uffizi nelle scorse ore ha avuto anche un botta e risposta con la società concessionaria di servizi aggiuntivi Opera Laboratori Fiorentini. «Per aprire in giornate straordinarie c’è bisogno di personale statale non di lavoratori della società Opera», era stato detto a proposito della chiusura, suscitando una dura risposta dell’ad, Giuseppe Costa, e dei sindacati. «Ci teniamo a ricordare che il nostro impegno garantisce quotidianamente l’apertura di Palazzo Pitti con 35 lavoratrici e lavoratori (andando a supplire le carenze di personale statale) e nel recente passato ha permesso anche l’apertura straordinaria del lunedì di Pasquetta delle Gallerie degli Uffizi», hanno affermato i rappresentanti sindacali di Opera, che in un comunicato riportato dal Corriere della Sera hanno sottolineato che «noi tutti, lavoratori delle varie società private, insieme ai lavoratori Statali siamo utili per l’apertura dei luoghi di cultura, far credere il contrario – hanno concluso – non corrisponde al vero».