Lollobrigida: “La bistecca in laboratorio è criminale. Mai sui piatti dei nostri figli”
“Sono un conservatore e considero l’agricoltura il pilastro economico che ha fondamenti nella formazione nella nostra tradizione”. Ad affermarlo è stato il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e forestale Francesco Lollobrigida che è intervenuto al 6° congresso di Copagri. “Essere conservatore – ha spiegato alla platea- significa guardare avanti all’efficientamento degli strumenti; ma avere anche un ancoraggio serio ai valori che connaturano la nostra società, la nostra tradizione, la nostra cultura e saperli difendere”. Il ministro ha argomentato ulteriormente questa sua ‘filosofia’. “Conservatore è uno che è ben consapevole che esistono strumenti nuovi che vanno adottati per migliorare. Ma che è ancorato a principi permanenti che travalicano i tempi e la storia. Che possono essere ancora al centro della formazione a tutela di quei valori che qualcuno vuole superare e disintegrate in nome di utopie ideologiche che molto spesso hanno già fallito”.
Lollobrigida al congresso di Copagri: Ci difenderemo dall’aggressione della globalizzazione
Si spiega ancora meglio il ministro Lollobrigida: il cibo realizzato in laboratorio, in particolare la bistecca, è “criminale”. E’ lapidario nel condannare questo tipo di cibo artefatto. “Non dobbiamo arrenderci all’idea, che io giudico criminale, che sui piatti dei nostri figli ci siano bistecche realizzate in laboratorio: per me questa storia non può passare”. Lo ha detto con fermezza alla platea intervenuta al VI Congresso della Copagri. “Noi intendiamo rendere questa Europa più forte e più grande a difesa della qualità dei nostri prodotti rispetto all’aggressione della globalizzazione. Un modello che rivendichiamo essere sbagliato”, ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e forestale. Additando anche in questo modello il consumo di insetti come “cavallette e grilli“, ma aggiungendo “chi vuole si nutrisse pure di questi prodotti, almeno sono naturali”.
Lollobrigida: L’agricoltore è il primo ambientalista
In sintesi il ministro ha spiegato: “Noi vorremmo che l’Europa ripensasse il suo sistema produttivo, i suoi mezzi di approvvigionamento. E possa restituire dignità a un mondo naturale”. Quanto alla tematica ambientale ha poi aggiunto: “Come si fa ad immaginare che un agricoltore possa depauperare il territorio e rendere inutilizzabili le terre che lascerà ai suoi figli? L’agricoltore è il primo ambientalista – ha sostenuto – il primo che difende l’ecosistema; che non si difende con una visione ideologica ma guardando alla realtà pragmatica di quello che si ha di fronte”.