Lombardia, Zanda tentato dalla Moratti: «Impossibile un candidato unitario a sinistra»

9 Nov 2022 10:17 - di Michele Pezza
Zanda

Il ciclone-Letizia continua a flagellare la sinistra. Soprattutto il Pd, ancora una volta in mezzo alla bufera alimentata da chi – come Calenda – vorrebbe che in Lombardia candidasse la Moratti oppure – è il caso di Conte – che si affidasse ad una personalità rappresentativa dell’intera area progressista. Ai primi si è iscritto Luigi Zanda, già capogruppo del Pd ed oggi battitore libero nell’eterno dibattito dem. L’idea di far correre la sinistra sotto le insegne della Moratti lo ha sedotto fino al punto da fargli dire, in un’intervista al Corriere della Sera, che sarebbe l’unico modo «per dare una lezione alla Lega». E poco importa se fino a una settimana fa donna Letizia stava dall’altra parte nelle vesti di vice di Attilio Fontana, l’uomo contro il quale oggi sgomita per candidarsi.

Zanda intervistato dal Corriere della Sera

Un cosa così un tempo la si bollava come “salto della quaglia“. Oggi invece Zanda parla di «passaggio politico che le fa onore e che sarebbe sbagliato non condividere». Stupefacente. Ma tant’è: l’esponente dem bada al sodo. «I sondaggi – assicura riferendosi alla Moratti – le attribuiscono ottime chance di vittoria (ma non erano i populisti a farsi convincere da queste cose, ndr?). Ma il punto politico sono le ragioni per le quali Moratti ha rotto con Fontana». Le stesse, in verità, che ogni transfuga invoca ogni qualvolta taglia la corda, tipo la scomparsa del centro e l’egemonia degli estremismi. La solita solfa, insomma.

«Impossibile trovare un candidato unitario»

Zanda ha invece ragione quando esorta la sua parte politica a non perdere tempo «inseguendo obiettivi irrealizzabili». Quali? È lo stesso senatore a dircelo: «Trovare un candidato che piaccia a Calenda e a Conte è impossibile». Ben detto. Quel che però Zanda non spiega è come pensa a rendere vincente la candidatura Moratti con mezzo Pd che la rifiuta in partenza. Spera in un’emorragia di consensi a destra? Suvvia. La Moratti porterà qualcosa in dote, ma non scalfirà più di tanto la coalizione. I danni maggiori il ciclone-Letizia li produrrà a sinistra. Anzi, ha già cominciato. E l’intervista di Zanda ne è la conferma.

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